Una discesa in campo, termine caro al suo vecchio alleato Berlusconi, per rassicurare gli italiani preoccupati dallo spread in costante ascesa, dalla diffidenza dell’Europa sulla manovra, dai rischi corsi dalle banche in un momento molto delicato dal punto di vista economico, con il rischio di ulteriori declassamenti alle porte da parte delle agenzie di rating. Matteo Salvini ha così scelto di intervenire direttamente sulla stabilità delle banche. E ha assicurato: “Nessuna banca salterà. Se qualcuno pensa di speculare sulla pelle dei risparmiatori e degli italiani, sappia che c’è un governo e c’è un paese pronto a difendere le sue imprese, le sue banche e la sua economia, costi quel che costi”. Parole, queste, pronunciate a margine del Consiglio federale della Lega a Milano.
Come ricorda l’Huffington Post, l’intervento di Salvini arriva poche ore dopo quello di Luigi Di Maio che, invece, aveva precisato: “Sostenere le banche non significa prendere soldi dagli italiani”. Il vicepremier pentastellato aveva inoltre mosso un attacco contro il presidente della Bce, Mario Draghi: “Siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia e mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente”, aveva sostenuto.
Il ministro dell’Interno, invece, dice di non voler commentare le parole di Draghi ma, sulla manovra, assicura: “Non commento gli altri. Sono convinto della bontà delle scelte di questo governo. Se qualcuno pensa di speculare con lo spread o usando altro, sappia che c’è un Paese pronto a rispondere. Non torneremo indietro di mezzo millimetro”. Resta sullo sfondo, come suggerito da fonti interne del governo, l’ipotesi di una patrimoniale, contro la quale pure il ministero dell’Economia si era recentemente detto contrario. Nella maggioranza in molti fanno il tifo per una stretta sulle ricchezze, a partire dai beni immobiliari. Un’idea che continua a raccogliere consensi e che potrebbe a breve diventare il nuovo cavallo di battaglia gialloverde, accompagnata da un aumento delle tasse che dovrebbe toccare soltanto banche e assicurazioni.
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