Vai al contenuto

ICT, come colmare il gender gap tra uomini e donne

L’Ict è l’acrononimo di Information and Communications Technology, e si riferisce all’ambito di tutte quelle infrastrutture collegate ad internet e alla rete digitale.

Secondo un recente studio, portato avanti dalla Commissione Europea, il divario di genere tra i maschi e le femmine che si interessano o lavorano in questo settore risulta ancora molto ampio.

Perchè?

Lo studio dal titolo Women in Digital Age 2018, osserva il gender gap in ogni contesto, dall’educazione alla carriera intrapresa.

Leggi anche: Chicago vanta la più grande concentrazione di donne imprenditrici, ecco perchè

donne-occupazione-tech

Cosa riferisce lo studio europeo

Le richieste di professioni sempre più specializzate nell’ambito cresce ogni giorno, eppure l’offerta non è adeguatamente rappresentata. In più, mancano donne che siano adeguatamente formate.

Gli studi professionali e universitari nelle materie Ict registrano una percentuale maschile 4 volte superiore a quella femminile.

Coloro che lavorano o si occupano di una professione nel settore sono tre volte maschili rispetto alla presenza femminile.

Eppure di donne che accedono a questo tipo di professioni ce ne sono eccome, ma purtroppo lasciano il proprio lavoro in ambito digitale, recando un danno di 16, 2 miliardi di euro.

Sempre secondo lo studio, le startup guidate al femminile hanno maggiori possibilità di successo rispetto a quelle maschili, eppure la partecipazione in investimenti nel settore digitale di imprenditorialità femminile è molto più basso rispetto a quello guidato dagli uomini.

Quali sono le cause? Le donne studiano di più, ottengono voti più alti, ma scelgono facoltà tecnologiche in misura minore rispetto a quelle degli uomini. Perché? Meno portate, o forse perpetra il pregiudizio che alcune facoltà siano appannaggio solo degli uomini?

Leggi anche: Donne e impresa: la tecnologia premia la loro tenacia

le-donne-scalano-il-cda

Una cultura da cambiare

Forse la mentalità tradizionale è la prima cosa da abbattere per procedere verso l’uguaglianza di genere, anche in questo specifico ambito.

Guardando i dati, la naturale conseguenza si è concretizzata sul Piano d’azione dell’educazione digitale, la strategia annunciata dalla stessa Commissione Europea che ha lo scopo di ridurre il gender gap ed spronare le nuove generazioni a studiare e scommettere sul Ict, vera economia del futuro. Mariya Gabriel, Commissaria europea al digitale, ha ufficializzato l’inizio di un vero e proprio percorso per educare al meglio maschi e femmine, ed incoraggiare queste ultime a intraprendere strade importanti e concorrenziali.

Sono estremamente preoccupata dall’assenza delle donne nell’economia digitale. Solo il 24,9% delle donne si laurea in settori legati alla tecnologia e solo il 14,8% dei fondatori di start-up sono donne”, dichiara a tal proposito Gabriel. Dal timore, ecco gli strumenti per risolvere una preoccupante situazione, che ci guarda tutti da vicino.