Mediaset sta per concludere un accordo storico con Vivendi, il colosso francese guidato da Vincent Bolloré attivo nel campo dei media e delle comunicazioni. L’intesa tra le due società prevede uno scambio azionario nella misura del 3.5%, una stretta alleanza per quel che riguarda i contenuti da offrire e in ultimo, ma non meno importante, la cessione di Premium ai francesi. Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire un po’ più nel dettaglio quali sono i contenuti di questo accordo e come potrebbero cambiare le carte in tavola.
Scambio azionario e acquisizione di Premium
Il fulcro dell’intesa sta nello scambio azionario paritario del 3.5%. Peccato però che questo scambio non possa effettivamente dirsi alla pari, poiché Vivendi capitalizza in Borsa ben di più rispetto a quanto non sia in grado di farlo Mediset: ecco allora che la differenza di valore tra le quote dei francesi e quella degli italiani, stimata in circa 700 milioni di euro, sarà compensata tramite l’acquisizione di Vivendi dell’89% di Premium (la Pay TV nata sotto Mediaset).
Nascita di un nuovo polo televisivo europeo
Al di là dello scambio azionario e della cessione della Pay TV Premium, l’accordo avvicina sempre più le due società sotto quello che è già stato ribattezzato come ‹‹il nuovo grande polo televisivo d’Europa››. Verrà così realizzata una piattaforma europea impegnata nella produzione di contenuti richiesti dal grande pubblico, attiva nella distribuzione di servizi all’avanguardia e naturalmente anche presente con una propria offerta ben definita nel campo delle Pay TV.
L’obiettivo, in sostanza, è dar vita ad una piattaforma solida, grande e moderna che sia nelle condizioni di poter competere ad armi pari con Sky e con Netflix, il temibile concorrente di origine americana che da poco tempo a questa parte è sbarcato in Europa col suo vasto catalogo di contenuti on demand.