Non ha perso la calma in questi giorni concitati. Lavorando a una strategia per tentare una difficile, non impossibile risalita dopo gli ultimi sondaggi non troppo positivi. Luigi Di Maio non si arrende, dopo aver incassato l’ormai avvenuto sorpasso della Lega di Salvini, ora primo partito d’Italia. I punti che dividono il Carroccio e il Movimento, nelle preferenze degli italiani, non sono molti. E non spaventano un leader preoccupato, piuttosto degli indici del proprio, personale gradimento.
Per Nando Pagnoncelli, Salvini è al 6o per cento mentre l’ex vicepresidente di Montecitorio è sceso al 47. Numeri intorno ai quali aleggia il fantasma di Alessandro Di Battista, l’uomo già designato per prendere le redini dei Cinque Stelle e riportarli al vertice dello scenario politico italiano. Di Maio, in tutto questo, ha cercato di mostrare una sintonia ritrovata con la Lega, ammettendo di sentire quotidianamente Salvini e di avere piena fiducia nel suo operato.
Il rischio, d’altronde, è che torni a saldarsi presto l’asse del centrodestra, con Berlusconi e la Meloni pronti a riabbracciare Salvini e consegnargli il ruolo di leader assoluto. Ragion per cui il capo del Movimento ha interesse a scolpire l’immagine di una coppia che lavora “fianco a fianco” per risolvere i problemi dell’Italia. Avvisando però il collega vicepremier di non volersi far fregare.
La prima contromossa della comunicazione stellata è diffondere sondaggi alternativi come quello apparso sul sito del Fatto quotidiano, dove l’Osservatorio Lorien registra il primo calo della Lega e di Salvini e vede in recupero sia il Movimento che il gradimento personale di Di Maio. La seconda sarà spingere sui provvedimenti targati 5Stelle: il ddl anticorruzione piace agli italiani di sinistra, il decreto semplificazione è ben visto dalle imprese. E poi c’è il reddito di cittadinanza, vero asso nella manica del Movimento.
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