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Reddito di cittadinanza, Castelli in crisi in diretta: lo sconforto di Sallusti è virale

Altra gaffe per Laura  Castelli e per il Movimento 5 Stelle. La Castelli sta quasi per raggiungere il record di gaffe di Danilo Toninelli: forza! Sono giorni di imbarazzo totale per il Movimento dell’onestà: dopo la figuraccia di Di Maio che ha dovuto subire una lezione da parte del direttore di Repubblica Maraio Calabresi, il quale gli ha fatto presente che grazie al loro modo approssimativo di operare hanno denunciato suo padre, Luigi Calabresi, ucciso barbaramente quasi 40 anni fa, adesso arriva in diretta l’ennesima figuraccia. “Il governo ha annunciato che sono in stampa le tessere elettroniche per erogare il reddito di cittadinanza: intanto sono 5 o 6 milioni? E chi le sta stampando?”.

Queste due “semplici domande” di Lilli Gruber alla sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, hanno fatto vacillare la giovane deputata grillina. “La platea dovrebbe essere di 5 milioni e mezzo, circa”, risponde tentennando Castelli, che incalzata dalla conduttrice di Otto e Mezzo e da Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, cerca di eludere la domanda. “Tipografia segreta”, chiosa il giornalista Luca Telese in studio. In collegamento è apparso lo sconforto di Sallusti, diventato virale poi sui social.

Quel che è certo è che al momento non esiste ancora alcun mandato di stampare le tessere per il reddito di cittadinanza. A chiarirlo, davanti alla commissione Lavoro della Camera, è stato il sottosegretario leghista Claudio Durigon, che ha risposto a un’interrogazione sulle dichiarazioni di Luigi Di Maio. La settimana scorsa il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo a Piazzapulita aveva annunciato (l’annuncite è la sua malattia cronica, scusiamolo, ndr) di aver già commissionato i primi “5-6 milioni” di tessere elettroniche.

Secondo Durigon, però, quella è solo “la logica conseguenza dell’intento di questo governo di attuare in tempi quanto più celeri possibili la realizzazione di tutte queste misure in grado di rilanciare il tessuto sociale economico e produttivo di questo Paese”. Il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo aveva chiesto conto di quanto dichiarato in tv da Di Maio, sottolineando che “nessuno degli enti che sarebbero direttamente interessati – Inps, Poste italiane, istituti di credito bancario, Agenzia per l’Italia digitale – conferma l’avvio di alcuna attività concreta”.

Nella sua risposta il governo, secondo l’opposizione, conferma che nessuna stampa è in corso: “Ciò che è stato dichiarato dal ministro rappresenta la logica conseguenza dell’intento di questo governo di attuare in tempi quanto più celeri possibili la realizzazione” delle misure.

In serata il sottosegretario all’Economia Laura Castelli (M5S), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha però ripetuto che “le tessere per il reddito di cittadinanza e altre cose sono dettagli che renderemo noti tutti assieme, è vero che le tessere si stanno stampando, sarà una platea di circa cinque milioni e mezzo di cittadini”. Quante grasse risate col governo del cambiamento. Da una parte aveva ragione Renzi, ci sarebbe davvero da mettersi ogni volta a sentirli con i popcorn in mano: non deludono mai!

 

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