Continuano le grandi manovre. Nell’ombra, ma non troppo. Matteo Renzi e Paolo Romani si sono incontrati nelle ultime ore, e non è un mistero. Ufficialmente, per parlare degli scenari presenti e futuri, due chiacchiere in libertà. Più probabilmente, secondo la stampa, per iniziare a sondare il terreno in vista della nascita di un soggetto politico che comprenda i fedelissimi renziani e i delusi di Forza Italia, quelli che di tornare tra le braccia dell’onnipotente Salvini non vogliono proprio saperne.
Romani in passato era capogruppo di Forza Italia al Senato, ora è senatore semplice. Il Fatto Quotidiano ricorda però come in passato i tanti atteggiamenti affettuosi verso Maria Elena Boschi lasciassero già intuire una certa vicinanza alla galassia renziana. Accompagnata, puntualissima, da un continuo scontro con i Cinque Stelle, mondo dal quale, invece, Romani non potrebbe essere più lontano. “Ognuno di noi deve trovare la propria strada” ha commentato a margine dell’incontro.
“Io penso che sia importante parlare con tutti, nello stesso Parlamento. Parlo con Salvini, ogni tanto anche con Di Maio. Ho conservato buoni rapporti con Renzi dai tempi del Patto del Nazareno” ha aggiunto Romani. Spiegando poi: “I cicli della politica sono molto veloci. Renzi nel 2014 era al 41%. Dunque, è ragionevole che tra un paio d’anni le cose siano cambiate. Per cui, dobbiamo lavorare a una forza liberale come la nostra e, parallelamente, a una forza riformista”.
Forza Italia, d’altronde, non gode di buona salute, alla pari se non peggio del Pd. E chi non è tra i fedelissimi di Berlusconi inizia a guardarsi intorno alla ricerca di nuovi scenari politici. La scelta è tra i due Matteo: quello che sembra ormai debolissimo ma coltiva una gran voglia di riscatto e quello, il leghista, ormai in costante ascesa tra le preferenze degli italiani, talmente potente da poter chiedere ormai cieca obbedienza a qualsiasi altro esponente della destra nostrana.
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