A New York è stato ufficialmente raggiunto l’accordo per dare il via libera al rimborso dei bond argentini (Tango Bond) sottoscritti da circa 50.000 italiani. Il pagamento, pari al 150% dell’importo nominale originario delle obbligazioni, avverrà a partire dal prossimo mese di giugno e rigorosamente in contanti per un importo complessivo di 1.35 miliardi di dollari.
L’ok è arrivato dopo che la Corte di Appello di New York ha revocato le restrizioni vigenti su Buenos Aires e permesso all’Argentina di tornare sul mercato dei capitali per finanziare le proprie misure di politica economica. E complice un rendimento che arriva fino al 9%, inevitabilmente la domanda di Tango bond ha riscosso un successo straordinario: solo nel primo giorno di disponibilità delle sue obbligazioni, l’Argentina ha raccolto preordini per un valore totale di oltre 70 miliardi di dollari.
Si tratta dunque di un ritorno in pompa magna per una nazione che come l’Argentina ha sofferto parecchio la crisi finanziaria e che ora, sotto il governo di Mauricio Macrì, conta di ripartire alla volta degli investimenti e con tutt’altra credibilità dinanzi ai mercati internazionali.
Ad esprimere soddisfazione per l’annunciato rimborso dei titoli è Nicola Stock, presidente della Task Force Argentina, che parla di una ‹‹vicenda durata per troppi anni e che ora è destinata ad una ottima conclusione. Un ringraziamento va agli obbligazionisti italiani – continua Stock – che hanno dato fiducia alla nostra azione ed ora raccoglieranno giustamente i frutti del loro coraggio››.