In Grecia è ancora caos. Il parlamento greco ha approvato un ulteriore pacchetto di misure volte all’austerità, un pacchetto che mira a sbloccare la seconda tranche di aiuti internazionali per un controvalore di 86 miliardi di euro. Ma quali norme sono state approvate in Grecia da aver riportato in strada i manifestanti?
TASSE E PENSIONE
Il via libera del parlamento riguarda in particolar modo la stabilizzazione del sistema pensionistico e l’aumento delle tasse per un valore di 3.6 miliardi di euro (che fanno parte di un disegno più ampio da 5.4 miliardi concordato con l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale). Ma ai greci queste misure non piacciono affatto, tanto che nelle scorse ore sono scesi in migliaia nelle strade di Atene per protestare contro l’austerity: anarchici e dissidenti sono stati ripresi più volte in una serie di scontri contro le forze dell’ordine.
Dall’altra parte della barricata, a gettare ulteriore benzina sul fuoco, c’è stata la lettera della direttrice del Fmi Christine Lagarde. Il Fondo fa sapere di non credere del tutto nella ripresa greca e con cui richiede per l’appunto una nuova discussione sulla ristrutturazione del debito greco.
Da un lato la Grecia e la Commissione Europea sono convinte del fatto che questo piano possa riportare il Paese sulla retta via, e dall’altro un Fmi è poco convinto del raggiungimento di un avanzo primario del 3.5% fissato per il 2018.
Viviano Bottalico