Era salito agli onori delle cronache locali e nazionali per gli insulti ai migranti e a chi li accoglieva. Ora si prepara a gestire un centro. Lui, don Luigi Larizza, il parroco del Sacro Cuore di Taranto che aveva suscitato in passato l’imbarazzo della chiesa anche per aver celebrato una messa in suffragio di Benito Mussolini e per alcune comparsate in tv, dove aveva denunciato “l’invasione” dei musulmani in Italia. A lui il compito di avviare un progetto per l’accoglienza e l’integrazione.
Di recente aveva anche difeso Salvini sulla sua linea dura in tema immigrazione: “Non va contro il Vangelo. Prima i miei figli, dopo che arrivi”.Ora toccherà a lui gestire quello che aveva definito “il business dell’accoglienza”, dopo aver sbaragliato la concorrenza di altre società e aver ottenuto l’aggiudicazione definitiva. Sulla questione si è espresso l’assessore comunale Simona Scarpati: “il dl Sicurezza prevede che il Servizio Sprar possa essere solo verso coloro che sono già in possesso di una forma di protezione ed esclude chiaramente i richiedenti asilo. Qui a Taranto in realtà sono pochissimi coloro che sono già in possesso di una forma di protezione: stiamo valutando quindi come procedere per la effettiva attivazione del servizio”.