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Reddito di cittadinanza, ecco la presentazione ufficiale : la riforma

Dal palco dell’evento M5S organizzato al Rome Life Hotel, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte hanno presentato il reddito di cittadinanza e quota 100. È stata un’occasione per spiegare le riforme alla stampa. “Alle fine le carte ci sono, sono pronte – dice Di Maio – sono quelle che andranno a ricevere i destinatari del reddito di cittadinanza agli sportelli delle poste. La card sembra una normale poste pay ma è evoluta”. E chiarisce che “tutta la procedura potrà essere online”, altrimenti si può avviare “presso uno sportello postale”. Assicura poi che platea di reddito di cittadinanza “è fatta per la stragrande maggioranza, e io ci credo fermamente, di persone perbene”.

E aggiunge: “Si parla sempre di furbi, ma se sono così scaltri perché si trovano ancora in difficoltà? Ci sarà sicuramente qualcuno che proverà a fare il furbo”, ma “abbiamo incrociato le banche dati”. Infine un accenno alla pensione di cittadinanza, per i pensionati che rientrano nei parametri stabiliti: “Si tratta di 500mila nonni italiani a cui miglioreremo le condizioni di vita”, conclude Di Maio. 

In prima fila Davide Casaleggio, che fa un intervento sull’evoluzione del lavoro nell’era digitale e commenta: “Il pensiero va a mio padre, questa era una sua idea forte, ringrazio gli attivisti in marcia per avere questa misura e i parlamentari che si sono battuti, i ministri che sono in prima linea in questa battaglia. Ringrazio Luigi che è riuscito a mettere al centro questo tema nei primi mesi della legislatura”. Viene anche trasmesso un video per ricordare Gianroberto Casaleggio.

Beppe Grillo non c’è, ma si collega via Skype a chiusura della kermesse: “Questa è la manovra più importante della storia del Paese. È una scelta coraggiosissima, estirpare la povertà con una intuizione economica, perché sappiamo che elevando un po’ le condizioni di vita delle persone risparmiamo, perché la gente povera mangia male, si ammala, è costretta a delinquere. La povertà è un incantesimo, disincantiamola”, dice sussurrando in penombra.

Il presidente del Consiglio interviene e sottolinea come il reddito fosse “nel contratto di governo. Non ci parlate di assistenzialismo – continua Conte – non è questa la riforma che abbiamo concepito. Rafforziamo l’investimento di fiducia dei cittadini nelle proprie istituzioni. È un modello di Stato nel quale i cittadini possono riscrivere il proprio futuro. Mi sono presentato come avvocato del popolo, oggi come garante di questo nuovo patto sociale e vigilerò affinché non sia deturpato da furbizie o abusi”, conclude il premier.

Al completo la squadra dei ministri pentastellati, con in testa Alfonso Bonafede e Danilo Toninelli. Ai parlamentari pentastellati si aggiunge l’ex deputato Alessandro Di Battista. All’evento c’è anche la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Come funziona il reddito e quali sono i requisiti: per accedere al Reddito di cittadinanza bisogna essere cittadini italiani (o europei) o stranieri residenti nel Paese da almeno 10 anni di cui gli ultimi due in modo continuativo. I beneficiari devono avere un Isee inferiore ai 9.360 euro annui oppure se non si possiedono immobili e liquidità un reddito familiare inferiore ai 6000 euro, pari a 500 euro al mese. Oltre ad altri requisiti su immobili di proprietà e patrimonio mobiliare, nessun membro del nucleo famigliare deve possedere un’auto immatricolata nei sei mesi precedenti di oltre 1600cc di cilindrata (250cc per le moto), né una barca.

Ci saranno norme anti-divano: il reddito di cittadinanza dura 18 mesi. Entro i primi 12 mesi, la prima offerta di lavoro potrà arrivare nel raggio di 100 chilometri o 100 minuti di viaggio. Se viene, rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 chilometri. E se anche questa viene rifiutata, la terza offerta potrà arrivare da tutta Italia. Dopo il primo anno, anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250 chilometri, mentre la terza potrà arrivare da tutto il territorio nazionale. Dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale. Per le famiglie con persone disabili le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 chilometri. Altri dettagli qui.

 

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