Non c’è solo la Tav ad animare le nottate del governo gialloverde, provocando divisioni e accuse reciproche. Matteo Salvini ha escluso di affidare il verdetto sull’Alta velocità Torino-Lione all’analisi costi-benefici della task force voluta dal ministro Danilo Toninelli, presentando i suoi personalissimi numeri. Da un dossier di una trentina di pagine, messo a punto con tecnici sia del ministero sia francesi, emerge che “la Tav va fatta, perché sono maggiori i costi per sospenderla rispetto a ultimarla”.
In realtà, spiega il Sole 24 Ore, i lavori per il tunnel sono cominciati e da parte francese sono quasi ultimati. Di qui la necessità, rimarcata da Toninelli, di condividere prima con i francesi e l’Ue i risultati dell’analisi costi-benefici. Il tempo stringe. Lunedì alla Camera arriva la mozione pro Tav di Forza Italia, ma per il voto passeranno almeno altri dieci giorni. Una parentesi durante la quale Lega e M5S lavoreranno a una possibile mozione di maggioranza che però, dopo il messaggio di Salvini, è tutt’altro che scontata.


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