Il debutto della fattura elettronica sta proseguendo tra parecchie incertezze e dubbi, non solo da parte dei professionisti ma anche tra le imprese e i contribuenti. Dunque dal 1° gennaio scorso, l’obbligo di fare fatture solo in formato elettronico e conservarle in digitale per dieci anni, è entrato in vigore per tutti i privati tranne le categorie esentate tra cui gli operatori sanitari, i piccoli produttori agricoli e chi è un regime Iva speciale. Per chi decide di non attenersi alla nuova regola, va incontro a sanzioni che, tuttavia, saranno sospese fino al 30 giugno o fino al 30 settembre a seconda se la liquidazione Iva è trimestrale o mensile. Ma vediamo nel dettaglio cos’è e come funziona la fattura elettronica.
Cos’è la fatturazione elettronica
Dal 1 gennaio 2019 tutte le fatture potranno essere emesse solo in formato elettronico. L’obbligo di fattura elettronica tra privati, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, vale sia nel caso in cui la cessione del bene o la prestazione di servizio sia effettuata tra due operatori Iva (operazioni Business to Business), sia nel caso in cui sia effettuata da un operatore Iva verso un consumatore finale (Business to Consumer).
Le imprese e i titolari di partita Iva sia nei confronti della Pubblica amministrazione che dei privati. Sono invece esonerati dall’emissione della fattura elettronica solo gli operatori (imprese e lavoratori autonomi) che rientrano nel cosiddetto “regime di vantaggio” e in quello “forfettario”. I medici e i farmacisti, per tutela della privacy degli utenti, e i piccoli produttori agricoli, i quali erano esonerati per legge dall’emissione di fatture anche prima dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica.
Come si invia l’e-fattura al cliente
Innanzitutto la fattura elettronica va redatta avvalendosi di un Pc, di un tablet o di uno smartphone e di un software per la compilazione del file della fattura nel formato XML previsto dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018. Dopo averla redatta, il professionista deve sempre inviare ai propri clienti le fatture elettroniche attraverso il SdI (Sistema di Interscambio), altrimenti sono considerate non emesse. Ll sistema SdI svolge una funzione simile a quella di un “postino”, che verifica se la fattura contiene almeno i dati obbligatori ai fini fiscali nonché’ l’indirizzo telematico al quale il cliente desidera che venga recapitata la fattura e controlla che la partita Iva del fornitore e la partita Iva o il codice fiscale del cliente siano esistenti. Una volta che il file della fattura elettronica è stato trasmesso il Sistema esegue i controlli e, se tali controlli sono superati, trasmette il file all’indirizzo telematico presente nella fattura. I tempi in cui il Sistema effettua le operazioni di controllo e consegna della fattura possono variare da pochi minuti a un massimo di 5 giorni.
Le sanzioni
La fattura elettronica è obbligatoria dall’inizio dell’anno ma le sanzioni nel caso in cui vengano commessi errori formali sono sospese fino al 30 giugno o fino al 30 settembre a seconda se la liquidazione Iva sia trimestrale o mensile.
Ti potrebbe interessare anche: Un regalo agli evasori: fattura elettronica, cosa è sfuggito (di pericoloso) al governo