Segnali poco incoraggianti giungono dal commercio al dettaglio italiano: l’Istat chiude il bilancio degli esercizi commerciali 2018, stimando nel mese di dicembre una diminuzione dello 0,7% rispetto al mese precedente, sia per il valore che per il volume delle vendite al dettaglio. Per la grande distribuzione si registra un incremento, seppur moderato, rispetto al 2017 (+0,8%), mentre le vendite dei negozi risultano in flessione per il secondo anno consecutivo (-1,3%). Chi è andato meglio è il settore dell’e-commerce, in cui si segnala una crescita a due cifre è quello del commercio elettronico, che registra un rialzo del 12,1%. Tra gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare della grande distribuzione, spicca il risultato positivo dei discount (+4,4%).
Su base annua invece, le vendite al dettaglio registrano una variazione negativa dello 0,6% in valore e dello 0,5% in volume. Risultano in flessione le vendite di beni alimentari (-0,8% in valore e -1,3% in volume), mentre quelle di beni non alimentari diminuiscono dello 0,6% in valore e aumentano dello 0,2% in volume. Per quanto riguarda le vendite di beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee per i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano Altri prodotti (+2,9%) e Mobili e articoli tessili per la casa (+1,9%), mentre le flessioni più marcate si registrano per Prodotti farmaceutici (-3,3%) e Giochi, giocattoli, sport e campeggio (-2,7%). Sempre a livello tendenziale, il valore delle vendite al dettaglio segna un lieve aumento per la grande distribuzione (+0,2%) e una marcata flessione per le imprese attive su piccole superfici (-2,2%). In lieve crescita il commercio elettronico (+0,6%).
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