Non è apparso in salita, non è salito sul palco dell’Ariston né è stato inquadrato tra gli ospiti delle prime file. Eppure Matteo Salvini continua ad aleggiare come un’ombra sull’edizione numero 69 del Festival di Sanremo, quella che lo ha visto entrare in gioco già prima del via con una lunga polemica durata giorni con il direttore artistico Claudio Baglioni, confermato al timone della kermesse dopo il successo di pubblico ottenuto lo scorso anno.
A far scattare il botta e risposta a distanza tra i due era stato, nello specifico, un intervento di Baglioni, che rispondendo a una domanda della stampa aveva attaccato la linea dura del governo sull’immigrazione ricevendo la pronta, piccata risposta del ministro dell’Interno. Dopo la pace con il cantautore, ora è uno dei cantanti in gara a finire nel mirino di Salvini, che durante uno scambio di battute con Jimmy Ghione di Striscia la Notizia è andato all’attacco di Achille Lauro.
Sotto osservazione la sua canzone, Rolls Royce, e in particolare alcuni passaggi in cui, secondo Jimmy Ghione, potrebbero esserci dei riferimenti alla droga.”È terribile: mi fa schifo solo l’idea” ha subito commentato Salvini, dopo che lo storico inviato del tg satirico gli aveva fatto presente, analizzando una strofa: “Mi sembra che stia ammiccando, non è la macchina. Anche perché cita qualche personaggio che in passato ha abusato e non è finito bene”.
A quel punto l’inviato si Striscia ha chiesto a Salvini se fosse “colpa” della selezione del direttore artistico, Claudio Baglioni: “Tu dici che è Baglioni? Non farmi polemizzare con Baglioni che ho già i miei problemi”. E ha aggiunto: “Preferivo le caramelle dei Dear Jack, rispetto alle Rolls Royce di ‘sto tizio”.
“Ora posso dormire tranquillo”. Salvini (ancora) contro Baglioni, l’attacco social durante Sanremo