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Astroskin: la camicia intelligente

Sembra un indumento realizzato  per andare in palestra o per fare una corsa al parco, in realtà questa camicia può fare molto di più: ha la capacità di seguire i segni vitali degli astronauti nello spazio. E cosa altro ancora?
Questa maglia, supportata dal sistema Astroskin Bio-Monitor è nata dal Québec Carré Technologies, noto come Hexoskin. Questa compagnia ha firmato un contratto multimilionario con la Canadian Space Agency (CSA) per sviluppare la maglia nel 2016. A Dicembre 2018 questo indumento è arrivato per la prima volta nello spazio, indossato dall’astronauta canadese David Saint-Jacques a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Astroskin, pensato per essere portatile e discreto, è costituito da una camicia aderente ed elastica; un sensore di testa che assomiglia ad una fascia; e un piccolo dispositivo di registrazione che può essere riposto nella tasca della camicia.

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Una Camicia Intelligente

Il tessuto di questo indumento è intrecciato con alcuni sensori e un cinturino di accompagnamento che misura tutto: la temperatura della pelle, la pressione sanguigna, la frequenza respiratoria, i livelli di ossigeno nel sangue, e molto altro ancora.
I dati vengono sincronizzati sullo smartphone per mezzo di un’applicazione, dopo tali informazioni vengono salvate in una sala di controllo collegata alla Terra per lo studio dei dati. Ciò permetterà un’analisi più rapida e particolareggiata. In questo modo si potrà capire meglio quali sono i luoghi di microgravità dello stress sul corpo umano, tra cui il modo in cui lo spazio potrebbe alterare il ciclo sonno-veglia.

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La funzione di monitoraggio

La sua funzione sarebbe quella di tracciare in modo facile e veloce i segni vitali degli astronauti nello spazio. L’idea di Hexoskin sarebbe quella di far indossare la maglia intelligente a tutti gli astronauti, non solo quando sono nello spazio.
Questo indumento potrebbe essere utilizzato da tutte quelle persone che non si possono alzare dal letto, quelle costrette a vivere a casa sole, o in comunità molto arretrate, con un’assistenza sanitaria molto limitata. I funzionari sostengono che: “Può anche essere indossato dai lavoratori in ambienti pericolosi come miniere, siti industriali o fabbriche”

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Gli svantaggi?

Uno solo: ogni 48 ore dovranno essere sostituite le batterie.
I funzionari del CSA affermano: “Astroskin consentirà agli scienziati di eliminare le ingombranti apparecchiature mentre registrano i segni vitali degli astronauti in un modo che non disturba le attività quotidiane o richiede molto tempo o attenzione”.

Nel momento in cui tale dispositivo sarà perfettamente operante, il CSA lo renderà disponibile agli esponenti di ogni Paese che si trovano a bordo dell’Iss.

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