Matteo Renzi torna in libreria, raccontando in oltre duecento pagine le sue idee in merito al futuro dell’Italia e toccando una lunga serie di tematiche che spazia dal populismo alle fake news.”Un’altra strada. Idee per l’Italia di domani” è il titolo dell’opera, un intreccio di riflessioni che riguardano il governo passato, ma anche il futuro che verrà. L’ex premier ha dichiarato al Corriere di volersi soffermare in particolar modo su alcuni punti. Il tema portante è quello di un cambiamento che dovrebbe avvenire nei prossimi anni, quando ci si renderà conto che è necessario ritornare all’Europa e combattere nazionalismo e populismo.
Il libro però diventa l’occasione anche per mettere alcuni puntini sulle i. Renzi si esprime anche sui danni che gli hanno arrecato le fake news, create appositamente perché nella sua vita non c’era nulla su cui si potesse speculare. Per questo l’ex segretario Pd scrive: “Difendo senza remore il ruolo e la funzione dei giornalisti, ma penso che se qualcuno rilancia volutamente una campagna di diffamazione quasi persecutoria vada querelato o comunque sia giusto agire in sede civile per la quantificazione del danno”.
Una serie di accuse che lo hanno molto amareggiato: “Rimane l’odore del fango, che non va più via”. Non mancano i riferimenti anche ai voltagabbana, che appena hanno avuto l’occasione gli hanno voltato le spalle: “Nei confronti dei beneficiari rancorosi non provo rabbia, solo l’indifferenza che si riserva a chi ti delude per ragioni meschine”.
L’esponente del Partito Democratico dichiara che quando va tutto bene tutti ti lusingano, ma poi una volta perso il potere le loro reazioni sono queste: “Certo io avrei fatto in un altro modo”. A quel punto verrebbe da dire loro: “E perché non l’hai detto quando c’eri?”. Edito da Marsilio, il testo è già sbarcato in tutte le librerie a partire dal 15 febbraio.
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