E se alla fine si arrivasse a una strana alleanza tra i due Matteo? Una suggestione, certo. Sulla quale però si sta discutendo in queste ore. I soggetti ovviamente sono quel Renzi in crisi nerissima, incatenato a un Pd non più suo e a caccia di nuovi sentieri da battere prima di finire nel dimenticatoio, e il leader della Lega, che sembra avergli di colpo tolto tutta la popolarità, appropriandosene senza lasciare al rivale nemmeno le briciole. L’ipotesi di un’asse tra i due è uno dei possibili scenari in caso di caduta del governo, scrive l’Huffington Post.
La domanda, fino a poco tempo, sarebbe sembrata fantapolitica. Adesso è una suggestione, una “chiacchiera”, che avanza in mondi e persone che hanno sostenuto Renzi e che ragionano su come dar forma al suo nuovo inizio. I possibili punti di convergenza, elencati in passato anche dal Foglio, sono tanti: Tav, Tap, grandi opere, trivelle, taglio delle tasse e via dicendo. “E se alla fine – si chiedeva Cerasa – la salvezza del paese passasse da un magnifico accordo tra la Lega e il Pd?”.
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A sentire gli ambienti vicini all’ex premier, al momento si tratta soltanto di un’ipotesi, che ovviamente non convince del tutto. E sulla quale, però, si ragiona, senza chiudere le porte a priori. T
anti se, tanti ma, certo non per l’oggi e neanche per il domani. Eppure qualcosa si è già mosso. È stato molto notato nel Palazzo, ad esempio, un post pubblicato da Umberto Minopoli, molto vicino a Renzi, sulla sua pagina Facebook. “Cadesse il governo, Mattarella non potrà dare per scontata la presenza dei Cinque Stelle in nuovo esecutivo. I
l Pd dovrebbe aprirsi allo sghiacciamento, alla creatività, al coraggio, alla fantasia e all’innovatività”.
E d’altronde se il Pd finisse nelle mani di Zingaretti, ferma restando l’avversione totale verso i grillini, a Renzi non resterebbero molte alternative. C
ol centrodestra e con Salvini potrebbe esserci una convergenza temporanea in caso di crisi, di fronte alla necessità di tener viva la legislatura. Una breve, un po’ forzata convivenza in attesa di tornarsi a sfidare in futuro. Soltanto ipotesi, soltanto suggestioni. O forse no.
“Un’esperienza meravigliosa”. Renzi ritrova il sorriso grazie al figlio Francesco. La gioia dell’ex premier