Arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, rispettivamente padre e madre dell’ex premier Matteo Renzi. Una notizia che ha fatto subito il giro dei social e arrivata come un vero e proprio fulmine a ciel sereno: per i due, l’accusa è di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, la misura cautelare sarebbe scattata al termine di un’inchiesta nata per il fallimento di tre cooperative e che sarebbero state fatte finire in bancarotta intenzionalmente.
Tutte e le tre le aziende finite nel mirino sono collegabili, si apprende, alla società di famiglia Eventi 6. Arrestato anche il vicepresidente di una delle cooperative Gian Franco Massone. Secondo una prima ricostruzione fatta dal Corriere della Sera, i genitori dell’ex premier avrebbero fatto fallire le società dopo averne svuotato le casse, ricavando così in maniera illecita svariati milioni di euro. Al momento, non sono arrivati commenti da parte dei diretti interessati né del figlio Matteo.
Un periodo davvero nero per Renzi, che si è trovato a fare i conti prima con la crisi del Partito Democratico, crollato nei sondaggi dopo una tornata elettorale a dir poco fallimentare, e poi con il confinamento in un ruolo sempre più marginale all’interno delle fila dem, con Zingaretti che si appresta a diventare segretario e il futuro di Matteo che sembra sempre più lontano.
Nelle scorse ore addirittura Eugenio Scalfari, storico fondatore e penna di La Repubblica, aveva pronunciato parole al veleno contro Renzi, sconfessandolo dopo averlo sostenuto per anni e invitandolo a fare un passo indietro e rassegnarsi a un ruolo non più di primo piano: “Dovrà accettare una posizione nel partito senza aspirare a una nuova leadership”.
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