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Faccetta nera e altri canti fascisti in filodiffusione alla pista di pattinaggio

“Faccetta nera”, “All’armi siam fascisti” e altri inni del Ventennio mandati in filodiffusione nella pista di pattinaggio sul ghiaccio di Limone Piemonte (Cuneo) tra lo sconcerto dei passanti e dei pattinatori. A commentare l’accaduto è l’Osservatorio democratico sulle nuove destre in Italia. “Se l’apologia di fascismo in questo Paese è un reato – si legge nel post apparso sui social, – come è possibile che un esercizio pubblico quale la pista di pattinaggio su ghiaccio di una rinomata località turistica possa permettersi una rievocazione in pieno giorno?”.

“Nessuna autorità ha impedito questa provocazione? Auspichiamo che, dopo questa denuncia, le autorità competenti vadano a controllare la pista di pattinaggio in oggetto. Il fascismo non è un’opinione come le altre, il fascismo è un crimine contro l’umanità e come tale va trattato”.

“L’italiano è risoluto allegro e forte… Se ne ride della vita e della morte! Perché tutto il segreto è questo qua: l’ha detto Mussolini e si farà!”. L’altoparlante diffonde la musica e le parole della canzone fascista. La pista di pattinaggio di Limone Piemonte è illuminata dai riflettori: non c’è gente che pattina, si vedono solo alcune persone intorno alle barriere della pista e vicino alla biglietteria. In un video pubblicato da Repubblica, alcuni secondi di una delle canzoni che un addetto dell’impianto di Limone, affidato in gestione a una società esterna, proponeva pubblicamente – pare all’insaputa del gestore della pista.

Si tratta del brano “L’ha detto Mussolini”, di Mario Pasqualillo. La strofa che si sente nel video si chiude con un propagandistico “L’ha detto Mussolini e si farà!”. Come denunciato dall’Osservatorio sulle nuove destre, all’impianto di pattinaggio venivano diffuse anche canzoni come “Faccetta nera” e “All’armi siam fascisti”.

Il sindaco della località nel Cuneese, Angelo Fruttero, ha confermato l’episodio specificando che il dipendente della pista – situata sul piazzale Nord – è stato redarguito per quella che il primo cittadino ha definito un'”iniziativa personale”. Il sindaco , che si è definito amareggiato e arrabbiato, ha poi aggiunto che sull’episodio stanno raccogliendo informazioni i carabinieri.

“L’autore del gesto – dice Fruttero – non è un dipendente comunale e, da quel che mi risulta, non è nemmeno del paese. Se è stato commesso un reato, sicuramente prenderanno i provvedimenti necessari.Quando me l’hanno raccontata -non ci volevo credere. Sono brutte giornate, ma sono certo che chi conosce i limonesi capirà che Limone non c’entra nulla. Ora vogliamo voltare pagina”.

 

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