Un duro sfogo su Facebook per ribadire la sua innocenza. E denunciare un trattamento ritenuto ingiusto. Tiziano Renzi ha parlato così agli utenti che lo seguono sui social: “Gli avvocati che ci seguono e che ringrazio ci chiedono di aspettare il processo per difenderci in aula. È una linea seria, che rispettiamo. Ma è anche vero che nei fatti i media ci processano ogni giorno e noi non abbiamo diritto di parola”. Nei confronti suoi e della moglie, Laura Bovoli, il gip di Firenze Angela Fantechi ha confermato la misura degli arresti domiciliari.
I genitori dell’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sono ai domiciliari dal 18 febbraio nell’ambito di un’inchiesta della procura di Firenze sul fallimento di alcune cooperative che li vede indagati per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni insieme ad altre 13 persone. La giudice non ha accolto la richiesta di revoca presentata lunedì scorso dall’avvocato Federico Bagattini, difensore della coppia, durante l’interrogatorio di garanzia.
“Uso questo post allora – spiega Tiziano Renzi – per chiarire alcuni punti: 1. La nostra azienda di famiglia, Eventi 6, non ha mai avuto nessun problema con bancarotte o false fatture o lavori in nero. Mai. Chi dice il contrario mente e ne risponderà civilmente e penalmente. 2. Le accuse riguardano altre realtà, cooperative, alcune delle quali hanno fatto o rischiano di fare bancarotta. L’accusa ritiene che queste cooperative fossero guidate dall’esterno da noi. Falso”.
“Noi ci siamo sempre preoccupati che chi lavorava con noi facesse un buon servizio ma non siamo mai stati gli amministratori di queste cooperative, nemmeno amministratori di fatto. 3. Ciò che abbiamo amministrato noi non è mai fallito, mai”. E aggiunge: “Non entro nel merito del procedimento. Né della enormità della misura degli arresti domiciliari. Non vi dico come stiamo a saperci trattati come delinquenti, esposti tutti i giorni sui tg e sui media, insultato sui social. Siamo rappresentati come criminali, i criminali più pericolosi d’italia. Mi sembra un incubo allucinante. Non importa tuttavia come stiamo noi. Per me l’unica cosa che importa è la verità”.
Confermati i domiciliari per i genitori di Renzi: la decisione del gip