Ilaria Cucchi a Bruxelles. Questo il piano di Nicola Zingaretti, favorito alle primarie di domenica per la segreteria del Pd. La sorella di Stefano, il giovane romano ucciso dopo un fermo dei carabinieri nell’ottobre del 2009, è il nome a sorpresa su cui il governatore della Regione Lazio punta per rafforzare e le liste del partito in vista delle prossime elezioni europee. “Se Giuliano Pisapia potrebbe essere il nostro il capolista in Lombardia, Ilaria potrebbe essere candidata nella circoscrizione Italia centrale” dicono dal suo entourage.
A rivelarlo è l’Espresso. La Cucchi, da due lustri, sta portando avanti con tenacia una battaglia giudiziaria e mediatica per fare piena luce sui responsabili dell’omicidio di Stefano, e per aprire un faro sugli insabbiamenti compiuti da ufficiali e vertici dell’Arma. “Ringrazio enormemente chi ha pensato a me – replica Ilaria Cucchi su Facebook – Ma ribadisco che non ho intenzione di candidarmi”.
Nelle scorse ore, nel processo contro i cinque militare accusati di omicidio preterintenzionale, è stato sentito come testimone il generale Vincenzo Tomasone, all’epoca comandante provinciale di Roma e oggi responsabile del comando interregionale Ogaden. Durante la deposizione i pm lo hanno accusato di “raccontare il falso”. Non solo Cucchi e Pisapia: la lista “aperta” voluta da Zingaretti (che non intende rinunciare al simbolo del Partito democratico) vedrebbe la partecipazione anche di Giuseppe Antoci. L’ex presidente del Parco dei Nebrodi in Sicilia che nel 2016 scampò a un attentato mafioso è in pole position per diventare capolista democrat nella circoscrizione dell’Italia insulare.
“Tempo di muoversi”. Zingaretti suona la carica, il Pd prova a riprendersi la piazza