Il volume di disinformazione online ha raggiunto il suo massimo livello in corrispondenza delle elezioni politiche del 4 marzo e della successiva formazione del nuovo governo. Sono questi i dati rilevati dall’Osservatorio Agcom (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) relativi all’anno 2018, da cui è emerso che in media, la disinformazione ha interessato l’8% dei contenuti informativi online prodotti mensilmente lo scorso anno e ha riguardato soprattutto argomenti di cronaca e politica (nel 53% dei casi) e notizie di carattere scientifico (18% dei contenuti di disinformazione).
Secondo l’Agcom, la maggior parte delle fake news riguardano cronaca, politica e scienza, esattamente in quest’ordine (ovvero il 71% dei casi) con un picco di disinformazione in corrispondenza delle elezioni politiche. E in particolare sono immigrazione e criminalità a coprire, in parti uguali, la metà dei contenuti di disinformazione sui temi di rilevanza europea, mentre la corrispondente quota per l’informazione si ferma al 9 per cento. Sono dati allarmanti quelli diffusi da Agcom, che martedì ha pubblicato il primo numero dell’osservatorio sulla disinformazione online.
L’iniziativa, che si inserisce tra le attività promosse da Agcom per l’individuazione e il contrasto dei fenomeni di disinformazione frutto di strategie mirate, avvia la sperimentazione di un sistema di monitoraggio in concomitanza del periodo che precede le prossime elezioni europee. Secondo l’analisi, già nel secondo semestre del 2018 si è registrato un incremento dell’attenzione riservata dai siti di disinformazione alla prossima campagna elettorale.
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