Un idolo che continua a unire tutte le generazioni. Quelle con qualche primavera in più alle spalle, innamorate della grande professionalità del divulgatore della cultura per eccellenza, quell’Alberto Angela che ha ricevuto dal padre Piero l’investitura. E quelle più giovani, che a modo loro lo hanno eletto a beniamino finendo per dedicargli meme e pagine di ogni tipo, alcune che insistono goliardicamente sulla presunta, smodata virilità del conduttore. In ogni caso, una vittoria su ogni fronte.
Il ritorno in tv con le sue Meraviglie ha convinto pubblico e critica: l
a prima puntata dedicata al Parco Archeologico dei Campi Flegrei e alla sua città sommersa, anche con una immersione nelle acque di Baia, tra i resti della città imperiale romana custoditi dal mare, è stata un successo dal punto di vista degli ascolti ed è stata celebrata sui social dagli spettatori entusiasti.Tantissimi i messaggi apparsi su Facebook e Twitter per celebrare il successo di Angela: “L’Alberto nazionale che ci porta dalla Sala dei Giganti illuminata solo dal fuoco a Piazza Navona di notte forse non ce lo meritiamo, ma nel dubbio teniamocelo stretto” scrive un utente estasiato. A catturare è lo stile del conduttore, colto ma appassionante, equilibrato. Azzeccatissimo, a giudicare dalle reazioni.
“Adoro come #AlbertoAngela renda comprensibile a tutti le opere d’arte, raccontando retroscena e avvenimenti con una semplicità unica” scrive un altro internauta, entusiasta. E ancora: “Alberto sei un faro di cultura in questo paese di ignoranza e analfabetismo funzionale, meno male che esisti”, “Meraviglie mi ricorda perché sono fiero di essere italiano”.
L’identikit del premier ideale? Alberto Angela