Tanti giovani in piazza, in ogni parte del mondo, per sconfiggere un nemico comune: quella che i media hanno già ribattezzato “crisi climatica”, il surriscaldamento dell’atmosfera che sta stravolgendo gli ecosistemi e minacciando la salute di milioni di cittadini. Questo il senso dell’iniziativa Fridays for Future, resa popolare su scala globale dalla 16enne svedese Greta Thunberg e arrivata anche in Italia, con gli studenti di scuole medie e superiori in piazza per chiedere alla politica di focalizzarsi su un problema troppo a lungo ignorato.
Secondo Legambiente, che ha aderito allo sciopero, saranno 140 gli eventi organizzati per l’occasione in oltre 100 diverse città italiane. Una sorta di piccolo record, con tanto di benedizione del presidente Mattarella che ha parlato di un mondo “sull’orlo di una crisi globale”. Un evento nato proprio dall’ostinazione dell’ormai celebre studentessa Greta Thunberg, che ha iniziato una protesta di tre settimane di fronte al Parlamento svedese contro “l’assenza di azioni sulla crisi climatica”. Un sit-in diventato virale grazie, come sempre, ai social.
Lo sciopero della ragazza, infatti, si è trasformato in un appuntamento fisso: tutti i venerdì si è presentata di fronte alla Camera di Stoccolma con il cartello “Sciopero della scuola per il clima”. Un’avventura condivisa attraverso Twitter e Instagram con aggiornamenti costanti e che ha subito fatto presa sul popolo della rete, che ha eletto Greta a idolo indiscusso. Il caso ha ispirato suoi coetanei su scala internazionale, dando il via a 300 manifestazioni simili in 30 paesi in tutto il mondo.
Nel dicembre 2018, la Thunberg è stata invitata a parlare a COP24, il vertice delle Nazioni unite sul clima che si è tenuto a Katowice (Polonia), lanciando un atto di accusa contro le “ipocrisie” dei leader presenti e insistendo per la stesura di un piano di azione collettivo. Da allora Fridays for future è cresciuto fino alla mobilitazione globale del 15 marzo. Greta è tra i nomi candidati al Nobel per la Pace nel 2019.
Per il 15 marzo sono in programma 1659 eventi sparsi per tutto il mondo, Italia compresa. La richiesta comune è quella di cambiare l’atteggiamento nei confronti del pianeta prima che sia troppo tardi e che il cambiamento climatico provochi danni irreperibili.
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