“Abbiamo un ministro dell’interno che fa il bullo con un ragazzino di 13 anni”. Non usa giri di parole Pif, che dal suo profilo Instagram commenta l’uscita di Matteo Salvini che rispondendo a Ramy, uno dei ragazzini eroi dell’autobus incendiato a Milano, sulla possibilità di ricevere la cittadinanza italiana tramite Ius Soli, aveva detto: “Vuole lo Ius Soli? Si faccia eleggere in Parlamento e cambi la legge”.
Un’uscita che non è piaciuta a molti e neanche alla Iena che ha immediatamente scritto: “Definirlo “ministro della mala vita” forse va al di là delle sue capacità. È semplicemente un BIMBOMINKIA”. Senza mezzi termini. Tanti i commenti di approvazione sotto il post che avallano l’opinione di Pif.
“È il ministro che questa Italia si sta meritando, che pena!”, scrive qualcuno. “È un bullo, non lo fa”, fa eco un altro. Qualche giorno fa Pif è stato ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, e anche lì non si è trattenuto ed è andato all’attacco. Quali sono i momenti di trascurabile felicità? Pif – invece di promuovere il suo film (che porta appunto questo titolo, tratto dall’omonimo libro di Francesco Piccolo) – ha risposto sicuro: “Un momento di felicità non trascurabile sarà quando il governo aprirà i porti, sia per le merci che per le persone umane”.
Pif era in puntata insieme a Massimo Cacciari e il sottosegretario leghista Michele Geraci, siciliano di Palermo.
Così non sono mancati simpatici scambi di battute. Quella fulminante di Pif che ha detto che gli fa “senso” vedere un palermitano leghista. E ha chiesto: “Salvini ci credeva quando noi eravamo ‘terroni di medda’ o crede ora che siamo ‘prima gli italiani’?”.
Geraci ha risposto:”Sono frasi dette d’inerzia per una Lega degli anni ’90 che ora non c’è più”. E Pif: “Quindi se io la insulto oggi non si offenderà?”. L’ironia costella sempre gli interventi di Pif, che però arrivano dritti al punto. Ancora un po’ di tempo fa, il regista, a Lecce per le Giornate del Lavoro della Cgil, aveva dichiarato: “Io non voglio un ministro dell’Interno che dica: ‘Abbiamo abbattuto una casa abusiva dei sinti’. Io voglio un ministro che dica: ‘Abbiamo abbattuto una casa abusiva, punto!”.
Perché, aveva continuato, “nel momento in cui fai una differenza di razze, sei un razzista”. Lo scontro tra Pif e Salvini va dunque avanti da molto tempo. In quell’occasione il ministro replicò e disse: “Secondo l’amico del Pd (Pif, appunto, ndr) io sarei RAZZISTA perché dico ‘campo Rom’: dovrei dire solo ‘campo’. E rimpiange quel genio di Alfano. Di sicuro non tacerò perché me lo chiede PIF”, concluse Salvini.
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