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Salvini, scivolone social: i deportati del Guatemala usati per annunciare rimpatri detenuti

Salvini e la gaffe social. Posta la foto per annunciare il rimpatrio di 13 detenuti ma non sa che lo scatto che ha appena postato in realtà è relativo ai deportati del Guatemala dagli Stati Uniti. Glielo fa notare un utente su Twitter. “Un volo Roma-Bucarest sta per riportare in Romania 13 detenuti che sconteranno la pena nel Paese d’origine. Sono stati condannati per violenza sessuale, omicidio, riduzione in schiavitù, rapina, ricettazione, sequestro di persona, induzione alla prostituzione”, scrive Salvini.

Che poi conclude: “Felice che, con buonsenso, anche su questo fronte si stia realizzando quanto avevamo promesso. I criminali stranieri ospitati nelle nostre galere possono e devono scontare la pena nel Paese d’origine. Il viaggio di questi 13 è solo un anticipo di quello a cui sta lavorando il collega Bonafede con tutto il mio sostegno. Dalle parole ai fatti”. Peccato che la foto, però, sia falsa.

Ad ogni modo, almeno 13 detenuti romeni rientreranno in Romania per scontare la loro pena nel Paese di origine. Si tratta di detenuti che sono stati condannati per diversi reati come ad esempio stupro, omicidio, rapina o ricettazione. Il rimpatrio di questi detenuti “è solo un primo passo” di un piano varato dal Viminale in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia per riconsegnare alcuni detenuti presenti nelle carceri italiani ai rispettivi Paesi d’origine.

Il ministro degli Interni sta lavorando insieme al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per mettere a punto una strategia per accelerare i rimpatri di questi detenuti.

Lo stesso volo tornerà dalla Romania con a bordo quattro cittadini romeni che erano ricercati dall’autorità giudiziaria italiana con mandati d’arresto europei e che sconteranno la pena in Italia. Contestualmente al rimpatrio dei delinquenti presenti nelle case circondariali italiane, il Viminale sta lavorando ad un piano per far tornare nelle patrie galere tutti quei latitanti che si trovano all’estero.

Su questo fronte è già stato avviato ad esempio un confronto con la Francia per il rientro dei terroristi italiani che hanno trovato riparo a Parigi grazie alla dottrina Mitterand. Dopo la passerella a Ciampino per Battisti e la foto sbagliata per i detenuti romeni, ci auguriamo che al terzo tentativo il ministro degli Interni non faccia di nuovo flop.

 

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