Conte, questo sconosciuto. Da quando è stato nominato premier, più di una volta, si è ironizzato sull’eccessiva presenza mediatica dei suoi due vice, Salvini e Di Maio, che oscurerebbero la sua figura. E fa sorridere, quindi, che il premier Giuseppe Conte non sia stato riconosciuto da una addetta del Salone del Mobile di Milano, che l’ha anche rimproverato.
Durante il giro tra i padiglioni della Fiera di Rho per l’inaugurazione della 58esima edizione del Salone, infatti, Conte si è intrattenuto nell’area dedicata a lampade e luci: in una sala si è avvicinato a una delicata lampada e l’ha toccata, subendo il rimprovero della custode: “Don’t touch, please”, ha detto la ragazza al premier.
Quando le hanno fatto notare che stava parlando con il presidente del Consiglio c’è stata una risata generale. La due giorni milanese del premier Conte era iniziata lunedì sera, con l’inaugurazione del Museo del design. Inaugurazione con mugugni: perché Conte, trattenuto a Roma da impegni governativi, è arrivato alla Triennale con due ore di ritardo, condizionando così l’apertura della mostra.
Per far entrare i visitatori, infatti, si è aspettato l’arrivo del premier che doveva tagliare il nastro, per questo la gente in coda ha iniziato a rumoreggiare. Quando Conte, appena entrato, si è fermato con giornalisti e tv, in molti hanno gridato: “Basta, vogliamo entrare”, così il ministro Alberto Bonisoli ha chiesto alle forze dell’ordine di rompere i cordoni e far entrare chi era da più di un’ora in coda.
Il ritardo si è accumulato, ma in serata Conte – che non ha partecipato alla cena di gala alla Scala – ha visitato il Cenacolo e il Museo della Scienza e della Tecnologia. Poi è arrivato il fattaccio, il “Don’t touch, please”. Il premier Giuseppe Conte stava camminando tra i padiglioni della Fiera di Rho quando, incuriosito, si è avvicinato troppo a una lampada…
Lampada molto fragile e prestigiosa ed è stato rigorosamente redarguito dalla ragazza che, evidentemente, non ha riconosciuto il premier. D’altronde sono in molti in Italia in quest momento a non sapere chi sia. E sin dall’inizio si dice che lui sia solo un prestanome e che i veri esecutori del governo siano Di Maio e Salvini, che invece monopolizzano tv, radio e giornali.
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