Il 2 maggio di 5 anni fa moriva Leonardo Da Vinci, considerato da molti storici il più grande genio mai esistito e intorno al quale, ancora oggi, permangono tanti misteri. Dal fatto che fosse vegetariano alle teorie secondo le quali non sarebbe mai esistito, leggenda e verità continuano a mischiarsi da secoli. Open ha tentato di fare un po’ di chiarezza sulla sua figura a partire da uno degli aspetti più discussi, il suo dipinto più famoso: la Gioconda.
Secondo alcune teorie, il ponte sullo sfondo sarebbe il ponte Gobbo sul fiume Trebbia, ricostruito nel 1472 dopo un’inondazione. Un chiaro indizio geografico del fatto che la donna dipinta sarebbe Bianca Giovanna Sforza, rafforzato dalla presenza dei numeri 7 e 2 sotto le arcate, a indicare l’anno della ricostruzione, mentre nell’occhio destro della Gioconda si vedrebbero le iniziali LV (Leonardo Da Vinci) e nel destro GS (il nome della donna). Tutto falso: il fenomeno che ci porta a vedere quei dettagli nascosti è la pareidolia, la stessa che ci fa vedere nelle nuvole forme di animali e volti. Da Vinci non avrebbe inoltre potuto sapere del ponte rimesso in sesto.
C’è poi un’altra teoria sulla figura di Leonardo: quella che fosse omosessuali. Le basi storiche, in questo caso, vanno ricercate in un processo contro di lui, accusato di sodomia ai danni del diciassettenne Jacopo Saltarelli nel 1467. Accuse poi mai dimostrate, con tanto di assoluzione. Lo stesso Freud rimase però convinto del fatto che l’artista fosse gay, tanto da scriverlo nel saggio “Un ricordo d’infanzia di Leonardo da Vinci”.
Un finto mito su Leonardo riguarda la sua straordinaria capacità nell’inventare. In realtà, Da Vinci si limitò spesso a perfezionare prototipi già esistenti: ad esempio perfezionò le gru dell’epoca dotandole di contrappesi (gru a doppio braccio), permettendo di sollevare maggiori carichi col minimo sforzo (è il principio dei moderni ascensori). Altri macchinari davvero innovativi non ebbero successo: il suo “ornitottero”, una macchina che doveva simulare il battito d’ali degli uccelli, forse non fu mai sperimentato
Resta il fatto che ebbe davvero delle intuizioni che anticiparono i tempi: inventò i ritratti caricaturali, i disegni anatomici “esplosi”, che mostrano come ogni parte del copro si inserisce nell’altra. A Leonardo si attribuisce anche un’intuizione che anticipa la nascita della geologia e della paleontologia e che avrebbe descritto la vera natura dei fossili.
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