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Sala contro Salvini: “Il padre degli italiani? Non lo vorrei nemmeno come zio”

Salvini come padre degli italiani? “Non lo vorrei neanche come zio”. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha scelto l’ironia per risponder alle parole del vicepremier, che parlando della procedura di infrazione chiesta dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia per il debito ha detto che “se mio figlio ha fame e mi chiede di dargli da mangiare, viene prima mio figlio” e “i miei figli sono 60 milioni di italiani”.

Non è la prima volta che il primo cittadino di Milano e il leader della Lega finiscono al centro di qualche acceso battibecco. Negli ultimi mesi, i botta e risposta tra Sala e Salvini sono andati aumentando e sullo sfondo ci sono le elezioni comunali del 2021, con la Lega che punta a strappare il capoluogo lombardo al centrosinistra.  A gennaio Salvini aveva gettato il sasso con una polemica sul rincaro dei biglietti dei mezzi pubblici a Milano. “Se un milanese è contento dell’aumento del biglietto me lo dica. Io non ne ho ancora trovato uno”.Anche in quell’occasione Sala non era rimasto a guardare: “Ma prima o poi comincerà a fare quello per cui è pagato e cioè il ministro dell’Interno?” la replica del sindaco. “Salvini è l’uomo del momento, ma non è il nuovo padrone dell’Italia” aveva poi contrattaccato Sala a febbraio in un’intervista radiofonica. La sfida è diventata ancora più diretta poche settimane più tardi quando, parlando delle mire leghiste su Palazzo Marino, Sala ha riconosciuto che “Salvini fa bene a mettere gli occhi su Milano. È tanta roba, ha immagine positiva”, ma poi ha aggiunto: “Non gli lascio la poltrona”.Poi è stata la volta dell’attacco sul decreto antidegrado del governo, definito da Sala “inutile e antilesionista”.  Le elezioni europee hanno visto la Lega trionfare in tutto il Paese, ma non a Milano, dove il primo partito è stato il Pd. Un risultato che Sala ha attribuito anche al suo “buon governo”, ma che non ha certo demoralizzato il Carroccio che ha lanciato “un’operazione verità sull’amministrazione Sala”.

Gli amici di Salvini voltano le spalle all’Italia: che figuraccia per la Lega!

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