A Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni il contributo di gran lunga più generoso è arrivato da nomi che riconducono a una multinazionale made in Usa: messi insieme Ylenjia Lucaselli, Daniel Hager e la Hc Consulting Srl hanno infatti regalato al piccolo partito nazionalista 200 mila euro. Hager e Lucaselli sono marito e moglie. La famiglia di Hager è azionista della Southern Glazer’s Wine and Spirits, la più grande azienda statunitense della distribuzione di vini e alcolici (secondo stime di Forbes nel 2016 ha fatturato 16,5 miliardi di dollari e distribuito 60 milioni di bottiglie di vino italiane negli States).
Una multinazionale americana che finanzia un partito sovranista italiano? Succede anche questo nel tortuoso mondo del neonazionalismo. E non è l’unica contraddizione, perché la Southern Glazer’s è da poco entrata anche nel business della cannabis legale in Canada, settore che in teoria Meloni e i suoi vedono come fumo negli occhi. Ma d’altra parte come dire di no a 200 mila euro.
La leader di Fratelli d’Italia, da sempre in prima linea contro la burocrazia europea, ha fondato vicino a Bruxelles un movimento politico che potrà essere finanziato dall’Unione. Allo stesso indirizzo è stata registrata anche una fondazione amministrata da estremisti di destra indagati per spionaggio a favore della Russia. La stessa Lucaselli lavora per il gruppo americano: avvocato, appassionata di vino biologico e made in Italy, lo scorso 4 marzo è stata eletta alla Camera proprio con Fratelli d’Italia.
Una new entry la cui unica esperienza in politica risale alle Regionali di Puglia nel 2010: candidata con il Pd a sostegno della sinistra con Nichi Vendola. All’epoca l’avvocato non ebbe grande successo. Oggi invece siede in Parlamento con i sovranisti che guardano ai dazi di Trump con ammirazione.
A suo nome ha versato 90 mila euro prima delle elezioni. Una cifra che fa impallidire un pezzo da novanta del partito qual è Ignazio La Russa, che ne ha versati molti meno nello stesso periodo. Ai denari firmati Lucaselli vanno poi aggiunti i restanti 110 mila euro: 95 mila euro donati a nome del marito e 15 mila arrivati dalla loro società italiana di logistica, la H.c. Consulting di Livorno.
Fratelli d’Italia ha inoltre ricevuto un bonifico da 20 mila euro, poco prima delle elezioni del 4 marzo, da Vincenzo Onorato. È l’armatore napoletano che controlla le compagnie Moby, Tirrenia e Toremar, punite dall’Antitrust con una multa da 29 milioni per abuso di posizione dominante sulle rotte verso la Sardegna.
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