Tren Device è ancora una volta marchio leader nel settore re-commerce, il commercio elettronico di beni usati. A confermarlo è il Sole 24 Ore che, dopo un’accurata indagine, ha elogiato il modo di fare impresa dell’azienda.
L’impresa irpina fondata da Alessandro Palmisano, classe ’84, esperto di marketing e di digital business, si può considerare come una delle realtà più interessanti operanti nel campo hi-tech.
Tren Device: una startup nata per gioco
La startup di Alessandro è nata quasi per gioco in un locale di 20 metri quadrati ad Atripalda. Ma con il passare del tempo quello che era nato come uno scherzo è diventato qualcosa di molto più concreto.
Un’idea semplice
L’idea era semplice: prendere i modelli di smartphone e tablet ritenuti obsoleti dagli utenti più esigenti, aggiustarli portarli all’attenzione dei consumatori meno pretenziosi.
«Siamo riusciti a raggiungere ottimi risultati – afferma il fondatore di Tren Device – perché abbiamo creduto nel valore umano presente in questa terra. Dopo un vero pellegrinaggio in Silicon Valley, dove abbiamo catturato l’arte statunitense, abbiamo capito che il ciclo degli iPhone e degli iPad poteva essere allungato». Un’intuizione, questa, evidentemente rivelatasi fondata.
Viviana Bottalico
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