Salvini oltrepassa ancora il limite. Siamo arrivati all’insulto diretto, alla minaccia, al linguaggio razzista da regime. “Ma vi par normale che una zingara a Milano dica ‘A Salvini andrebbe tirata una pallottola in testa’? Stai buona, zingaraccia, stai buona, che tra poco arriva la RUSPA”. È questo il folle contenuto di un tweet pubblicato dall’account ufficiale del ministro dell’Interno.
Ribadiamo: il ministro dell’interno. “Zingaraccia tra poco arriva la ruspa”. Il tweet riporta la dichiarazione appena rilasciata dal ministro durante un’intervista a SkyTg24. Poco prima, una conferenza stampa dai toni altrettanto accesi, il cui bersaglio è stato il reporter di Repubblica che ha smascherato la sua malefatta con la moto d’acqua della polizia.
Il vicepremier leghista non ha fornito chiarimenti e alla domanda di Valerio Lo Muzio – che per La Repubblica ha realizzato le immagini del 16enne sul mezzo della polizia – ha attaccato: “Vada a riprendere i bambini lei che è specializzato”. E ha aggiunto: “Ti invito in pedalò, facciamo un bel giro. Visto che sei maggiorenne andiamo io e te”. Poi le frasi assurde sulla “zingaraccia”.
Nessun chiarimento sulla vicenda e un attacco: “Vada riprendere i bambini in spiaggia visto che le piace tanto”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini irride Valerio Lo Muzio, il videomaker che ha realizzato per La Repubblica le immagini in cui si vede il figlio del leader leghista sulla moto d’acqua della polizia a Milano Marittima.
Durante la conferenza stampa dal Papeete Beach per presentare la festa della Lega, il cronista ha provato più volte a chiedere al ministro un chiarimento sul comportamento degli agenti che tentarono di impedirgli di riprendere la scena. Un aspetto su cui sono in corso gli accertamenti della Questura di Ravenna. Il vicepremier del Carroccio però non ha neanche voluto ascoltare la domanda.
Quando il videomaker ha provato per la prima volta a porre una domanda, Salvini ha replicato: “Non parlo di figli, di bambini, di minori che non c’entrano con la polemica politica e che dovrebbero restarne fuori. Mi vergogno a nome di chi tira in mezzo i figli. Attaccate me ma lasciate fuori i i bambini”.
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