Vai al contenuto

Il Tar blocca Salvini, per il mal tempo la Open Arms entra in porto

Condizione meteo proibitive. Centinaia di persone rischiano la vita. Il presidente Conte chiede a Salvini di far entrare la nave in porto e il pazzo risponde di no, che non c’è motivo. Adesso è arrivata per fortuna le decisione del TAR: “Sospensione del divieto di ingresso in acque territoriali italiane per permettere il soccorso delle persone a bordo”. Con una decisione senza precedenti, il Tar del Lazio interviene per sbloccare la situazione della Open Arms ferma in mare da quattordici giorni e con il divieto di ingresso in acque italiane firmato dai ministri Salvini, Trenta e Toninelli sulla scorta del decreto sicurezza bis.

A darne notizia è la stessa Open Arms che ieri aveva presentato un esposto d’urgenza al Tar e che ora si sta dirigendo verso Lampedusa. Secondo la Ong spagnola il Tar ha “riconosciuto la violazione delle norme di Diritto internazionale in materia di soccorso e la situazione di eccezioale gravità e urgenza dovuta alla permanenza protratta in mare dei naufraghi”.

Da Open Arms e Ocean Viking, in mezzo al Mediterraneo con onde alte due metri e mare in peggioramento parte un nuovo appello per lo sbarco immediato dei 500 migranti a bordo. Appello fatto proprio dal premier Conte che ha chiesto al ministro dell’Interno di autorizzare lo sbarco. Ma Salvini non intende cedere, meno che mai ora: “Conte mi ha scritto per lo sbarco di alcune centinaia di immigrati a bordo di una nave di una ong che però è straniera, è in acque straniere e gli risponderò garbatamente che non si capisce perchè debbano sbarcare in italia”.

Sulle due navi cominciano a registrarsi le prime tensioni, soprattutto sulla Open Arms al quattordicesimo giorno di attesa in mare. ” Qualcuno potrebbe restare ferito o morire” in possibili scontri tra i 147 migranti a bordo. “Potrebbe scatenarsi una rissa a bordo – dice il fondatore Oscar Camps – I 19 membri dell’equipaggio faticano a contenere i contrasti che nascono sul cibo, su posti all’ombra o al sole, per la fila verso i bagni”, due in un spazio complessivo di 180 metri quadri, e molti “non possono chiamare i propri cari a casa”.

Altri hanno cominciato uno sciopero della fame. Il quadro è destinato a deflagrare in una esplosione di violenza” e ciò, ha aggiunto Camps, “trasformerebbe il tutto in una tragedia”. Appello anche dalla Ocean Viking in avvicinamento verso Italia e Malta. “Le condizioni meteo sono deteriorate, con aumento delle onde previsto nelle prossime 24 ore. Le persone a bordo dsoffrono di mal di mare. Rimanere in mare mentre le persone soffrono non può essere la soluzione. Dovrebbero essere sbarcate al più presto in un luogo sicuro”.

 

Ti potrebbe interessare anche: Crisi di governo, ecco perché Salvini ha tradito Conte e Di Maio (ed è tornato da Silvio)

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure