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Tutti ai piedi di Conte. È sempre lui il più amato dagli italiani

Il leader politico più amato dagli italiani? Per distacco, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che resta al top degli indici di gradimento. E il consenso del governo rimane sostanzialmente stabile, intorno a quota 60 nelllo schema elaborato da Ipsos e riportato dal Corriere della Sera. Conte conferma il suo tesoretto, stimato al 62%, restando al vertice dei consensi tra gli esponenti del governo. Scendono invece gli altri: Matteo Salvini perde 3 punti e arriva al 53%, Luigi Di Maio passa dal 44% al 43%, Giorgia Meloni al 30% e Paolo Gentiloni al 29%.

Lo stesso sondaggio rileva inoltre le intenzioni di voto degli italiani, con la Lega in lieve calo (scende al 32,6%, con uno -0,6%) e il Movimento 5 Stelle in risalita di un punto, ora al 28,1%. Male, invece, Pd e Forza Italia che perdono quasi un punto a testa e si fermano rispettivamente al 17,3% e al 7,4%. Un altro sondaggio, realizzato dall’Istituto Cattaneo, analizza invece il consenso del governo italiano confrontato con quello degli altri paesi Ue. “Con l’eccezione del governo maltese, l’Italia è il paese nel quale il consenso per l’esecutivo in carica è cresciuto di più nei sei mesi dopo la data dell’insediamento. Per il governo Conte, l’aumento nelle intenzioni di voto per Lega e M5s tra giugno e novembre 2018 è stato di oltre 8 punti percentuali e si tratta, con l’esclusione di Malta con il premier Joseph Muscat, del dato più elevato tra tutti i governi dei 25 paesi considerati”.Lo studio dell’Istituto Cattaneo mostra che il governo Conte gode di un consenso tra il 55% e il 60% degli intervistati. Un dato superiore rispetto a quanto ottenuto alle elezioni del 4 marzo 2018 da Lega e M5s. “I dati – si legge nel report – confermano la crescita dei consensi per il governo Conte, che arriva a sfiorare il 60% delle intenzioni di voto tra l’ottobre e il novembre scorsi, mentre sembra registrare un lieve calo soltanto negli ultimi mesi, legato probabilmente alle fibrillazioni e frizioni tra gli alleati/contraenti di governo nella fase di approvazione della legge di Bilancio. In ogni caso, nonostante quest’ultima flessione, l’esecutivo giallo-verde può fare affidamento sulle intenzioni di voto di circa il 58% degli intervistati”.

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