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Mafia Capitale, video choc di Gaudenzi diffuso su Youtube poco prima dell’arresto

Fabio Gaudenzi, condannato nel processo a Mafia Capitale, è apparso in un video pubblicato su YouTube prima di essere arrestato. Sostiene di sapere chi ha ucciso Fabrizio Piscitelli, capo ultrà della Lazio conosciuto come Diabolik e fornisce altre indicazioni sulle sue intenzioni. Gaudenzi è stato arrestato a Roma per possesso di armi da guerra e verrà sentito dai magistrati della Dda di Roma. “Tra poche ore finirà tutto. Mi sto consegnando alla polizia di Stato”.

“Io, Fabio Gaudenzi, dopo 30 anni ho deciso di arrendermi visto che sono rimasto solo. Tutti i miei amici sono morti o in galera. Ho iniziato 30 anni fa la mia carriera politico-criminale, come dicono, con la morte eccellente di un amico e per un segno del destino si chiude oggi con un’altra morte eccellente”, quella di Piscitelli.

“Faremo di tutto per vendicarti, Fabrizio”, aggiunge Gaudenzi riferendosi a Diabolik, freddato con un colpo di pistola alla nuca la sera del 7 agosto mentre si trovava nel parco degli Acquedotti, nella Capitale. Poi stila una lista “di nomi di uomini, di donne, di giovani, di vecchi che in questi 30 anni hanno pensato bene di comportarsi da merde nei nostri confronti”, tra cui un maresciallo dei carabinieri. “Avete tutti tre mesi di tempo per lasciare la nostra città – afferma l’uomo – dopodiché il diavolo vi verrà a cercare e se sarete ancora a Roma non morirete solo voi, ma anche i vostri cari”.

“Ricordatevi tutti che lo zoppo non dimentica”, conclude Gaudenzi estraendo una pistola e mostrandola alla videocamera. In un secondo filmato Gaudenzi nega l’appartenenza a un clan mafioso e sottolinea la matrice politica della sua azione e di quella dei suoi sodali.

“Mi chiamo Fabio Gaudenzi, sono nato a Roma il 3-3-1972. Appartengo dal 1992 a un gruppo elitario di estrema destra denominato ‘I fascisti di Roma Nord’, con a capo Massimo Carminati. Mi consegno consapevole di subire dei processi. Ora vi do la lista: Fabio Gaudenzi, Fabrizio Piscitelli, Luca Carroccia, Fabrizio Carroccia, Elio Di Scala, Maurizio Boccacci, Brugia Riccardo e Massimo Carminati. Vorrei essere processato e se giusto condannato per banda armata, come dovrebbe essere per Massimo Carminati e Riccardo Brugia”.

“Noi non siamo mafiosi, siamo fascisti – afferma – lo siamo sempre stati e lo saremo sempre. A Massimo Carminati la mafia fa schifo, la droga fa schifo e anche a me fa schifo tutto questo, ma ne parleremo presto. Mi sto consegnando al Questore di Roma e parlerò del mandante dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli e di tanto tanto altro, ma solo con il dottor Gratteri. Perché questa è la mafia vera, e non quella del 2014 (alludendo a Mafia capitale). Grazie e a presto”.

L’uomo è stato arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile per possesso di armi da guerra. A quanto si apprende stamattina i vicini di casa avevano segnalato alle forze dell’ordine di aver sentito alcuni colpi di arma da fuoco. Intervenute sul posto le forze dell’ordine Gaudenzi avrebbe chiesto di parlare con la Polizia. Una volta in casa i poliziotti hanno trovato un revolver e una mitraglietta.

 

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