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Quando Dibba diceva: “Alleanza con il Pd? Lascio il Movimento”. Se ci sei batti un colpo…

Cosa farà ora Alessandro Di Battista? Nelle ultime ore per lui si era parlato addirittura di un ministero. Ma per lui non si è trovato posto. E a far discutere ora sono le sue affermazioni di qualche tempo fa, quando diceva di lasciare il Movimento in caso di alleanza con il PD. Il pasionario del Movimento 5 Stelle che alcuni avevano individuato come la naturale guida della forza politica dopo l’era Di Maio, ruolo che invece oggi sembra, visto il consenso popolare nei sondaggi e il ruolo istituzionale, alla portata del premier incaricato Giuseppe Conte, è stato sempre ostile all’alleanza con il Partito Democratico.

Poche ore prima della votazione sulla piattaforma Rousseau, Di Battista era andato all’attacco: “È davvero paradossale il fatto che quelli del PD considerino ‘ultimatum’ idee e soluzioni sacrosante per il benessere collettivo. Oltretutto nei 20 punti presentati ieri ci sono quelle riforme che il PD e i suoi derivati hanno promesso per 20 anni senza mai realizzarle preferendo cedere agli ultimatum (quelli veri) di Berlusconi”.

Una posizione scettica nei confronti dell’avversario storico, ma forse non così netta come quella espressa qualche tempo fa quando il popolare Dibba, intervistato da Repubblica Tv dichiarava: “Se il M5S farà alleanze con i partiti che hanno distrutto l’Italia, lascerò movimento”. Ironia della sorte, le parole di Di Battista arrivavano dalla sede della Casaleggio Associati.

È stato infatti proprio Davide Casaleggio a certificare il risultato della votazione sulla piattaforma Rousseau che, di fatto, ha segnato la nascita del governo M5S-Pd. Ma cosa farà oggi Di Battista?

È facile immaginare che le sue prese di posizione, non ultima quella di non dichiarare il proprio voto su Rousseau (che alcuni hanno interpretato come un modo per dire che avrebbe votato “no”), non abbiano favorito aperture da parte del Partito Democratico a un suo inquadramento nell’esecutivo.

Di più, Di Battista aveva annunciato, lo scorso 21 luglio attraverso la sua pagina Facebook, che avrebbe curato un libro su Bibbiano per Fazi Editore per “un doveroso approfondimento” sullo scandalo. Non è dato sapere se il progetto editoriale andrà, oggi, in porto. Sembra in ogni caso da escludere che Di Battista sia intenzionato ad abbandonare il Movimento.

 

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