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Salvini, che figura di … Attacca il governo su una sua stessa scelta

Non proprio una bella figura, quella fatta da Matteo Salvini in uno dei suoi primi passaggi dai banchi virtuali dell’opposizione. Un attacco all’esecutivo arrivato dopo che il primo Consiglio dei ministri del governo Conte 2 ha deciso di impugnare una legge regionale del Friuli Venezia Giulia perché “numerose disposizioni sono risultate eccedere dalle competenze Statutarie della Regione”. La proposta è arrivata dal neo-ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, e riguarda la legge n. 9 dell’8 luglio 2019, “Disposizioni multisettoriali per esigenze urgenti del territorio regionale”.

Tra le motivazioni si legge che “talune disposizioni in materia di immigrazione appaiono discriminatorie, in contrasto con i principi di cui all’articolo 3 della Costituzione e in violazione della competenza esclusiva statale”. Il riferimento è in particolare a due norme: una che prevede di togliere fondi all’inclusione sociale per destinarli ai rimpatri (che però sono di competenza statale), l’altra di limitare gli incentivi occupazionali esclusivamente a chi assume persone già residenti da 5 anni nella Regione.Un passaggio che ha scatenato le ire leghiste: “È una vergogna assoluta” è stata la reazione del governatore leghista Massimiliano Fedriga. Anche l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini è andato alla carica, al solito via Facebook: “Pessimo inizio. Il governo di sinistra può fare quello che vuole, noi andiamo avanti”. Peccato che il Capitano non abbia notato che la richiesta di avviare un’istruttoria sulla legge regionale del Friuli risalga al 22 luglio scorso,  quando l’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) aveva scritto una mail al ministero Affari Regionali e a Palazzo Chigi.Evidente, due, che i due vicepremier dell’epoca (Di Maio e lo stesso Salvini) fossero perfettamente al corrente di tutto. E le stesse lamentele di Fedriga erano iniziate, non a caso, quando i colori del governo erano il giallo e il verde, senza l’aggiunta del rosso dem. Lega e Cinque Stelle, da un punto di vista tecnico, hanno portato avanti l’istruttoria. Il Capitano smemorato, però, pare aver completamente cancellato quei passaggi e oggi, forse in preda a uno sdoppiamento della personalità, insorge contro sé stesso.

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