Mentre il fantasma di Matteo Renzi aleggia ancora, con i tanti dubbi legati al futuro dell’ex premier che comunque difficilmente prenderà decisioni prima della prossima Leopolda, all’interno del Pd è scattata già la corsa alla successione di Paolo Gentiloni come prossimo presidente del partito. Una posizione ambita tanto più ora che il partito di Nicola Zingaretti è tornato al governo.
Tra i nomi più accreditati che circolano in queste ore al Nazareno si fanno quelli di Maurizio Martina, Gianni Cuperlo ed anche una quello di una donna, Roberta Pinotti. Con Dagospia a lanciare l’indiscrezione di una possibile offerta di Zingaretti a Matteo Renzi: la presidenza del partito in cambio dello stop alla scissione.Ma a spezzare l’idillio zingarettiano potrebbe intervenire la nascita del gruppo renziano alla Camera, ipotesi non troppo gradita nemmeno dalle parti del Colle per le fibrillazioni che potrebbe portare in seno al governo e alla maggioranza (la nascita di un nuovo ‘polo’ costringerebbe il Premier Conte a trattare su tutto con un nuovo interlocutore politico che rivendicherebbe pari dignità come azionista di governo).“Ma la cosa non sembra preoccupare più di tanto il toscano (che comunque non ha ancora deciso se e quando fare il grande passo). D’altra parte i rapporti tra Renzi e Mattarella sono praticamente inesistenti (“non si parlano da anni” spiegano dal giglio magico). I rapporti tra i due si interruppero dopo la sconfitta referendaria dell’ex Premier: Renzi avrebbe voluto andare subito al voto (per capitalizzare il 40% ottenuto al referendum) ma il Quirinale disse no preferendo far proseguire la legislatura con la successiva nascita del governo Gentiloni”.
Da quel momento, tra il senatore semplice di Rignano e il Quirinale è sceso il gelo. Che dura tutt’ora. E che potrebbe acuirsi in caso di gruppi autonomi parlamentari.
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