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Autostrade, Castellucci se ne va (con 13 milioni di euro). Poteri a Cerchiai e Bertazzo

Nella serata di ieri è arrivato il passo indietro di Giovanni Castellucci dalla guida di Atlantia. Dopo 18 anni di servizio il manager ha lasciato il gruppo, con una liquidazione di circa 13 milioni di euro. La decisione era nell’aria e le voci dell’uscita dal Gruppo Atlantia dell’Amministratore delegato si erano fatte sempre più insistenti. E così è stato. Si è chiusa pertanto l’era Castellucci in Atlantia, la holding della famiglia Benetton che controlla Autostrade per l’Italia (Aspi). Castellucci ha rassegnato le dimissioni al termine di un lungo Consiglio di Amministrazione terminato nella serata di ieri martedì 17 settembre.

La situazione all’interno del Gruppo, nonostante precisazioni e smentite, si è decisamente complicata dopo le misure cautelari a carico di alcuni dipendenti accusati di aver manipolato alcuni rapporti sullo stato di salute di diversi viadotti. Un nuovo filone dell’inchiesta della magistratura dopo quello sul crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018, costato la vita a 43 persone.

Nel periodo di transizione fino alla nomina di un nuovo AD, le deleghe esecutive verranno trasferite in via temporanea a un Comitato composto dai sei Consiglieri: Fabio Cerchiai, Carlo Bertazzo, Anna Chiara Invernizzi, Gioia Ghezzi e Carlo Malacarne. Il Cda ha inoltre nominato Giancarlo Guenzi, già chief Financial officer, Direttore generale della società. Inoltre, Tiziano Ceccarani assumerà la carica di chief financial officer e di dirigente “preposto alla redazione dei documenti contabili societari”.

A preannunciare il cambiamento al vertice della holding che controlla Aspi era stato proprio il “patron” Luciano Benetton che poche ore prima dell’annuncio ufficiale aveva sottolineato il disagio per gli ultimi fatti emersi. “E’ una settimana che siamo sotto choc – aveva dichiarato – e sicuramente ci sarà qualche cambiamento, lo aspettiamo dal Cda di oggi”.

Castellucci si è impegnato a rassegnare le dimissioni da tutte le altre cariche ricoperte nelle società controllate o partecipate di Atlantia. Per l’ex Ad è stata stabilita anche la totale copertura legale. Giovanni Castellucci, che già aveva rinunciato alla guida della società autostrade per l’italia dopo il crollo del Ponte Morandi, dal 2001, quindi per 18 anni, è stato ai vertici delle aziende Aspi e Atlantia.

Sotto la sua gestione, Aspi ha portato a compimento opere strategiche come la Variante di valico (il raddoppio del tratto appenninico dell’A1 tra Firenze e Bologna) considerata una delle più importanti infrastrutture realizzate in Europa negli ultimi 20 anni. Con Atlantia si stava occupando anche di operazioni complesse come l’ingresso dell’azienda nella nuova compagine azionaria dell’Alitalia (Newco) e l’integrazione con la spagnola Abertis, leader iberico del settore autostradale.

 

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