Quanti di voi prima di scegliere un ristorante per la cena o un hotel per la propria vacanza non ha dato un occhiata su Tripadvisor? Ogni anno sono milioni gli utenti che consultano il sito per prenotare hotel e ristoranti, ma anche per condividere like e commenti su strutture e servizi utilizzati. Ma quante delle recensioni pubblicate su Tripadvisor sono reali? Quello delle recensioni false è un problema con il quale la piattaforma si confronta fin quasi dalla sua nascita: albergatori e ristoratori hanno fin troppo interesse a popolare di recensioni positive e negative le pagine relative alle proprie strutture e quelle degli avversari. Per combattere questo fenomeno nei giorni scorsi la società ha reso pubblici i risultati dei propri sforzi nel combattere la pubblicazione di contenuti fraudolenti.
Nel solo anno 2018, le recensioni inviate alla piattaforma sono state 66 milioni, i quali contenuti sono stati tutti passati al setaccio dai sistemi di analisi automatizzata del gruppo. Il sistema scandaglia il testo delle valutazioni inviate dagli utenti per verificare che non violino le linee guida del sito e che non siano recensioni false, inoltrando nei casi più controversi le segnalazioni a un team di moderazione. Grazie a questa rete di controlli, Tripadvisor afferma di aver bloccato il 4,7% delle recensioni per violazione del regolamento e per la precisione il 2,1% perché identificate come fraudolente. La maggior parte dei contributi classificati come non idonei è stata inoltre bloccata prima ancora che finisse sotto gli occhi di altri utenti.
Il numero di recensioni false
Come riporta Tripadvisor, il numero di recensioni truccate finite effettivamente online rappresenterebbe meno dello 0,6% del totale di quelle inviate (ovvero 374.220). Per quanto riguarda le recensioni a pagamento individuate da Tripadvisor nel 2018 sono il 3% di quelle false, cioè circa 41 mila recensioni in tutto il mondo, ovvero si tratta di recensioni scritte da terze parti pagate dalle aziende per migliorare la propria immagine. I Paesi più attivi su quest’ultimo fronte sono la Russia con un livello alto, l’India ma anche parte dell’Europa centrale e orientale e gli Stati Uniti con un livello medio-alto.
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