E se si trattasse solo del primo passo, di un piccolo inizio che fa da preludio a un esodo molto più massiccio? La neo senatrice di Italia Viva Silvia Vono, che ha scelto di abbracciare il nuovo mondo di Matteo Renzi dopo essere stata legata in passato ai Cinque Stelle, lo lascia intendere ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
La Vono ha spiegato: “Certo, è possibile che altri del M5S mi seguano. Se usciranno dalla logica in cui sono irretiti e capiranno cos’è la libertà e la democrazia… Penso che molti ci stiano riflettendo. Credo sia necessario avere dei leader al comando, ma che ti permettano di mettere in campo le proprie idee. Ci siamo resi conto fin da subito dei problemi del M5S. Una volta dentro ho avuto qualche perplessità. Si cerca di cambiare il sistema dall’interno, però quando è un antisistema con derive antidemocratiche è difficile se c’è una regia che ha già deciso tutto”.
“Quando ho scelto il M5S – ha spiegato la Vono – avevo constatato gli errori e gli azzardi politici che aveva fatto Renzi, però non parto dall’idea che tutto sia casta e che tutto sia negativo. Mi pare che poi Renzi abbia dimostrato di essere uno dei pochi uomini politici lungimiranti e intelligenti che poi è riuscito a riemergere e a rimettersi in gioco con una forza politica nuova, coinvolgendo i giovani”.
Per quanto riguarda il rischio di richieste provvedimenti economici a suo carico: “Multa dal M5S? Il mio studio legale non ha ancora ricevuto nulla, aspettiamo. Sono stata insultata sui social, ma questo rientra nel sistema, nel metodo di denigrare le persone. Credo che gli insulti personali qualifichino i grandi rappresentanti del M5S che hanno preferito farlo da dietro una tastiera. Se ho parlato con Renzi? Sì, ho avuto un colloquio personale con lui e una riunione con il nuovo gruppo parlamentare che è stata per me una rinascita”.
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