Un gesto semplice, esemplare. Un momento di distensione in mezzo a tante polemiche, arrivato lontano dai riflettori. Un gruppo di richiedenti asilo ospitati a Bergamo si è impegnato a cancellare una scritta offensiva nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini, comparsa sul muro della chiesa di Santa Lucia in via XX Settembre e su un muro di via dei Caniana.
La scritta “Salvini appeso, No tav” aveva provocato la reazione indignata da parte del capogruppo del Carroccio in consiglio comunale, Alberto Ribolla, che aveva chiesto che le parole “vergognose” fossero immediatamente cancellate. Un compito di cui si sono incaricati i ragazzi ospiti dall’Accademia dell’integrazione, un progetto attivato dal Comune di Bergamo con la Diocesi e Confindustria con l’obiettivo di accogliere giovani richiedenti asilo.
I giovani migranti, che vengono aiutati in dei percorsi di integrazione basati sull’apprendimento dell’italiano, sulla formazione professionale e su lavori di pubblica utilità, hanno cancellato gli insulti e ridipinto il muro imbrattato. “Durante il suo incarico di Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha fortemente penalizzato tutte le attività volte a favorire l’integrazione dei richiedenti asilo. Il gesto dei ragazzi dell’Accademia di Bergamo mi pare una bella risposta, di quelle che fanno pensare” ha commentato il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.
Nelle scorse ore lo stesso Salvini era stato al centro di una polemica che aveva avuto come oggetto l’arresto di 6 poliziotti a Torino, accusati di tortura nei confronti di alcuni detenuti. L’ex ministro dell’Interno aveva preso le loro difese, manifestando piena solidarietà nei confronti loro e delle loro famiglie.
Torino, 6 poliziotti arrestati per tortura. Salvini sta con loro: “Massima solidarietà”