La folle guerra di Erdogan alla Siria sta iniziando a creare conseguenze geopolitiche pesantissime. L’Italia, chiamata in causa in questa tragica vicenda, ora torna al centro dell’attenzione perché è diventata subito una delle prime rotte dei curdi che scappano dalla guerra. Il 17 ottobre in tarda serata 47 migranti provenienti da Pakistan, Iran, Iraq, India, Bangladesh e Afghanistan sono sbarcati a Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce.
Nella notte un’altra barca a vela con a bordo 34 migranti curdo iracheni tra cui tre bambini è stata intercettata dalla Guardia costiera italiana a largo delle coste di Otranto. L’imbarcazione è stata scortata al porto e i migranti sono stati fatti sbarcare poco dopo.
Le loro condizioni di salute sono stabili ma alcuni di loro erano in stato di ipotermia, e i medici dell’Ufficio di Sanità marittima hanno accertato che in molti erano disidratati e stremati. Dopo essere stati rifocillati dai volontari della Croce Rossa, i migranti sono stati trasferiti nei centri di accoglienza. La posizione dei due scafisti a bordo al momento è al vaglio delle forze dell’ordine.
Diciassette migranti, presumibilmente curdi, sono invece sbarcati nel primo pomeriggio di qualche giorno prima a Capraia, isola disabitata nell’arcipelago delle Tremiti. Ad accorgersi dello sbarco, è stata una motovedetta della Capitaneria di Porto che ha dato l’allarme per i soccorsi.
I migranti erano fortunatamente tutti in buone condizioni di salute, e sono stati ricevuti dal sindaco Antonio Fentini dell’isola di San Domenico che era stato allertato non appena lo sbarco è avvenuto. Lo stesso sindaco ha dichiarato: “Stiamo allestendo in uno stabile in comodato d’uso al Comune delle Tremiti degli alloggi da destinare ai migranti”.
E ha continuato: “Abbiamo provveduto a recuperare materassi e lenzuola. Abbiamo fornito loro del cibo. Non appena arriveranno qui a San Domino saranno sottoposti a visite mediche”. Stando alle dichiarazioni di alcuni dei migranti ai soccorritori, sarebbero arrivati a bordo di una barca a vela proveniente dalla Turchia. Questa rotta dei curdi in fuga dalla guerra verso l’Italia, quindi, sicuramente aumenterà il flusso nei prossimi giorni. La Siria continua a vivere una situazione drammatica.
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