A Dresda, cittadina della Germania, il consiglio comunale ha proclamato lo “Stato d’emergenza nazista” attraverso una delibera votata dalla maggioranza dei consiglieri. La notizia ha subito fatto il giro del mondo e ha creato un dibattito a livello internazionale a causa della sua gravità. “Abbiamo un problema nazista a Dresda e dobbiamo fare qualcosa al riguardo”, ha dichiarato Max Aschenbach, consigliere di Die Partei – il partito politico fondato da Martin Sonneborn e Thomas Hintner, redattori della rivista satirica tedesca Titanic.
La misura sembra, tra le altre cose, voler arginare l’attività politica dell’organizzazione Pegida – acronimo della frase che, tradotta dal tedesco, significa: “Europei patrioti contro l’islamizzazione dell’Occidente” – istituita nel 2014, di natura populista di destra, anti-islamica, xenofoba, razzista e fondata proprio nella cittadina della Sassonia.
Inoltre, il consiglio comunale, con la dichiarazione dello stato d’emergenza, invita la cittadinanza a rafforzare una cultura democratica, a proteggere le minoranze e i diritti umani e ad aiutare le vittime della violenza di destra. La minaccia neonazista ha confermato la sua gravità con il recente attentato alla Sinagoga di Halle, dove un estremista ha ucciso 2 persone e solo per caso è stata evitata una strage di massa.
Secondo l’Ufficio per la Difesa della Costituzione, il servizio civile tedesco, ci sono oggi in Germania 12.700 estremisti di destra disposti alla violenza. Di questi però «solo» 43 vengono considerati un pericolo immediato e pronti ad agire.
A Dresda, secondo il documento, “emergono strutture e azioni antidemocratiche, antipluraliste, xenofobe e di estrema destra sempre più forti e anche violente”. Sono necessari un rafforzamento della cultura democratica, una maggior difesa dei gruppi e dei singoli oggetto delle violenze, un impegno più forte contro le cause della recrudescenza neonazista. Il borgomastro Dirk Hilbert (Fdp) viene incaricato di elaborare un programma di misure e iniziative concrete per i prossimi cinque anni.
La mozione tuttavia fa appello anche alle autorità del Land, invitandole a “perseguire con tutti i mezzi dello Stato di diritto i responsabili delle violenze di estrema destra”. Che Dresda sia da anni palcoscenico privilegiato dei neonazisti è un fatto risaputo. Con questa decisione, ora, si apre un nuovo fronte. La Germania sta rivedendo i fantasmi del passato e prova a correre ai ripari prima che sia troppo tardi.
Ti potrebbe interessare anche: Germania, torna l’incubo nazista. Il governo: “12mila militanti pronti alla violenza”