In tempi social, dove è obiettivamente difficile per tutti orientarsi del mare di fake news che ogni giorno si inseriscono nel flusso delle notizie quotidiane, gli account di Matteo Salvini sono da tempo sotto controllo. La frequenza con cui l’ex ministro si è lasciato tentare dalle bufale in passato ha infatti spinto più volte i suoi detrattori ad accusarlo di diffondere volontariamente contenuti falsi per proprio tornaconto personale. Di recente, l’ennesimo caso sfociato in un’accesa polemica virtuale.
Lo scorso 30 novembre, infatti, il leader della Lega aveva improvvisato puntato i riflettori dei suoi follower sul Veneto, Regione che per il secondo anno consecutivo promuove un bando da 50 mila euro per la “realizzazione ed esposizione dei presepi nelle scuole”. A scatenare gli animi dei leghisti, la notizia che all’istituto Marta Minerbi di Mogliano Veneto, nel Trevigiano, circa un presunto divieto di allestire i presepi per rispetto verso gli alunni stranieri.
Apriti cielo. La notizia era subito stata condivisa dai fan del Capitano, scatenando l’ennesimo putiferio in rete. Poco dopo, però, ecco arrivare la smentita della dirigente scolastica, Daniele De Salvatore: “Non abbiamo in alcun modo vietato agli insegnanti l’allestimento del presepe. Abbiamo semplicemente preso atto di una scelta di programmazione didattica delle maestre del plesso di Zerman priva di connotazioni ideologiche o confessionali. Non esiste nessun progetto specifico di’inclusione sociale’, non è presente nessun alunno straniero e le insegnanti unanimemente hanno realizzato una scelta consapevole: il Natale sarà atteso e celebrato anche quest’anno con attività didattiche e laboratoriali”.
La dirigente ha poi auspicato che polemiche e strumentalizzazioni siano tenute lontane. Un po’ troppo tardi, purtroppo, visto che la frittata era ormai bella che fatta. “Evitiamo
danni per l’educazione dei bambini, privati del diritto ad avvicinarsi alle festività natalizie in un clima di serenità e pace”.
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