“Il partito di Bibbiano”, “Parlateci di Bibbiano”, e altre mille frasi, allusioni e accuse che nel corso di questi mesi il sindaco del paese, in quota Pd, ha dovuto subire da parte di Lega e, soprattutto, Movimento 5 Stelle. E così, dopo la sentenza di ieri della Cassazione, Andrea Carletti è passato al contrattacco e si è tolto una bella soddisfazione querelando e denunciando 147 persone che gli hanno scritto in questo periodo ipotizzando i reati di diffamazione e minacce. Tra questi c’è anche il nome di Luigi Di Maio. Lo scrive oggi La Stampa. Carletti si trova ai domiciliari dal 27 giugno scorso e da quel giorno è bersaglio di un assedio al quale ora ha voluto dire basta.
Questa la frase del capo del M5S, Luigi Di Maio, ora al vaglio della procura: “Col partito dello scandalo di Bibbiano, con i bimbi tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock, con il sindaco Pd che è coinvolto in questo, non voglio avere nulla a che vedere”. Lo ricorderete, no? Nel suo bel video su Facebook. “L’iniziativa è di Andrea Carletti come individuo e non ha nulla a che fare con la collaborazione avviata dal Pd nazionale e dal Movimento 5 Stelle per traghettare l’Italia fuori da guai”, dice il segretario provinciale del Pd di Reggio Emilia Andrea Costa all’Adnkronos a proposito la querela per diffamazione nei confronti del capo politico del M5s Luigi Di Maio presentata dal sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti.
“Non cambia nulla, non inficia nulla – minimizza Costa – è come dire che io e il mio vicino arriviamo alle ‘carte bollate’ ma poi in assemblea di condominio votiamo entrambi a favore della riparazione del tetto per evitare che ci caschi in testa… D’altra parte, se Di Maio ha usato parole sbagliate è giusto che ne renda conto”, sottolinea. In ogni caso, aggiunge il segretario dem reggiano, “io credo che anche questa querela sia l’occasione per una giusta ecologia del linguaggio e la riscoperta del senso della misura. E anche per dire che su Bibbiano è stata fatta una speculazione politica criminale e che proprio per questo si è rischiato di allontanarsi dalla verità, alla quale spero invece si arrivi presto e bene”.
La querela presentata da Andrea Carletti “è stata presentata perché il fenomeno sui social è stato ed è devastante” per lui. Lo spiega all’ANSA uno dei legali del sindaco di Bibbiano, l’avvocato Giovanni Tarquini, chiarendo che la denuncia non è di questi giorni, ma di oltre un mese fa. “Ci sono commenti che sono sia diffamatori che minacciosi: mettono a rischio anche l’incolumità familiare. Ci sono affermazioni che è difficile ripetere, sono barbare”, prosegue l’avvocato. Per Tarquini è questa la frase problematica “dal punto di vista della diffamazione e del rischio di subire aggressioni”.
Ti potrebbe interessare anche: Il caso Bibbiano si sgonfia: ora tutti vogliono le scuse della leghista Borgonzoni