Non è stata sicuramente una serata felice, per l’Inter, quella del 10 dicembre. Dal punto di vista sportivo, la società si è trovata a fare i conti con l’eliminazione dalla Champions League, con la squadra sconfitta sul campo per 2 a 1 dal Barcellona (pur privo di numerosi titolari) e retrocessa così nell’Europa Leauge, la competizione minore per squadre di club europee. Ma le polemiche sono piovute sui nerazzurri di Conte non solo per la prestazione in campo, non particolarmente convincente, ma anche per un episodio che ha scatenato gli utenti social.
Nel mirino è finito il difensore Cristiano Biraghi a causa della simbologia fascista rappresentata sui suoi parastinchi e ripresa in diretta televisiva proprio durante il match di Champions Inter-Barcellona. Le immagini del calciatore che si sistema prima di entrare in campo mostrando non sono passate inosservate, considerando anche il gran numero di spettatori che ha stavano assistendo in diretta all’evento, decisivo per il passaggio del turno in Champions League.
Le immagini e le scritte mostrate dal calciatore, che richiamavano il mondo dell’estrema destra e del suo simbolismo, hanno subito scatenato un putiferio in rete, con gli utenti a chiedersi come mai non vengano fatti controllo sui calciatori prima dell’ingresso in campo, in modo da risparmiare agli spettatori degli spettacoli così indecenti.
Nella sequenza incriminata si legge chiaramente la frase “Vae Victis”, guai ai vinti, scritta che Biraghi si è fatto anche tatuare sul corpo. Sulla vicenda non sono arrivati al momento commenti ufficiali da parte dell’Inter, che ha preferito non prendere posizione di fronte ai tanti messaggi comparsi sulla bacheca della società e del calciatore. Di sicuro, una serata che al popolo nerazzurro non rievocherà piacevoli ricordi.
Greta Thunberg è il personaggio dell’anno per il Time, la più giovane di sempre