L’obiettivo della call for innovation è individuare 10 startup con alto potenziale di sviluppo da incubare in Digital Magics in piena modalità “open”, coinvolgendo cioè anche grandi aziende del settore affinché riescano ad integrare il potenziale innovativo delle startup al loro interno. I settori di intervento sono molteplici e tutti rilevanti, per uno dei comparti che in Italia tira di più il mercato e che meglio rappresenta il Made in Italy nel mondo: dal packaging all’utilizzo delle biomasse, dai processi produttivi alla food safety, dalla sostenibilità al food retail. La value proposition delle startup sarà valutata anche in base alle tecnologie utilizzate, anch’esse suddivise in categorie che includono le biotecnologie industriali come le nanotecnologie, la fotonica, l’ICT, e molte altre.
Il progetto è realizzato con l’importante partecipazione del gruppo bancario Intesa San Paolo, partner dell’iniziativa. Solo le 10 migliori startup selezionate parteciperanno il 16 novembre al pitch day: di fronte ad una giuria composta da importanti aziende del settore agroalimentare italiano ogni startup presenterà la propria azienda, confrontandosi sul campo con chi nel settore ci lavora da anni e con successo.
La contaminazione tra startup e aziende mature è il fulcro dell’open innovation: l’innovazione è possibile, cioè, solo se le grandi aziende iniziano ad intendere i processi di ricerca e sviluppo come dei processi aperti, partecipativi, in cui includere chi invece parte dall’innovazione come leva del business ma ha meno esperienza sul campo. La trasformazione digitale necessaria per sopravvivere ed evolversi può realizzarsi soltanto in questo modo.
Per partecipare e scoprire di più sul progetto consultate qui il sito web ufficiale Future Food.