Piccoli ma grandi gesti di ordinaria solidarietà che fanno bene al mondo e che dovrebbero essere presi ad esempio da molti, da tutti. L’idea è nata il 19 gennaio scorso durante la “Cena con il povero”, un momento conviviale aperto alla città da circa 15 anni, organizzato dai “Fratelli della stazione”. In quella serata Gianni Sciotta, parrucchiere per uomo e donna di Foggia, ha messo in palio sette buoni per rifare il look di altrettante persone che vivono tra il dormitorio comunale, la stazione ferroviaria e il centro diurno della città pugliese. A raccontare la sua storia è Repubblica e i tanti giornali locali che si sono emozionati per questo bellissimo gesto di umanità e solidarietà.
Shampo, taglio capelli e barba per un nuovo aspetto, per ridare dignità, senso della cura personale e speranza a uomini in difficoltà. E così, il negozio di viale Michelangelo ha aperto la saracinesca nel giorno di riposo per eccellenza dei barbieri, il lunedì, e ha accolto i sette “modelli”. In poche ore, grazie al lavoro volontario di Sciotta e dei suoi due collaboratori, son stati completati lavaggi, tagli e rasature, per la meraviglia dei clienti speciali e la sorpresa degli operati che li hanno accompagnati.
“Alcuni – racconta Emiliano Moccia dei Fratelli della Stazione – sono per noi irriconoscibili. Speriamo che il gesto serva a spingerli alla cura di se stessi in autonomia, all’essere più attenti a questo aspetto. Tra loro c’è chi ci tiene ma non ha la possibilità di andare da un barbiere e chi, invece, si trascura, nonostante la possibilità di farsi la barba e lavarsi al centro diurno”. Una compagnia mista, di italiani, stranieri e un nuovo arrivato nella zona della stazione foggiana, soddisfatta e contenta per l’ottimo lavoro di Gianni Sciotta e il suo staff.
I Fratelli della Stazione di Foggia hanno condiviso su Facebook un bel momento a favore dei più bisognosi. “Grazie a Gianni Sciotta ed al suo staff, questa mattina un gruppo di poveri e senza dimora hanno potuto usufruire di taglio e lavaggio dei capelli e della barba – hanno raccontato gli operatori -. Un modo per riacquistare maggiore dignità, per riappropriarsi della loro immagine migliore e per sentirsi più inseriti nella nostra comunità. Il cambio di look è piaciuto molto ai poveri. Quindi grazie mille Gianni e a tutto il tuo staff. Grazie davvero”.
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