Fatica a sentir pronunciare quel nome, Brexit, senza storcere il naso. Lui, Harry Shindler, ha 98 anni ed è un veterano dell’esercito britannico che vive da anni in Italia. E che, attraverso le pagine di Repubblica, ha dichiarato: “Non posso sentire Salvini dare lezioni di democrazia parlando della Brexit. Che ne sa quel signore di cosa ci è costato combattere per la libertà dell’Europa? Che ne sa di tutti i ragazzi che ho visto morire ad Anzio, nella battaglia di Rimini o in tutti gli altri combattimenti in Italia…”.
Shindler, che come tanti altri inglese ha lasciato i confini del Regno Unito per stabilirsi altrove, non vede di buon occhio l’uscita dall’Ue, che a partire dal 2021 porterà alla perdita di una serie di vantaggi riconosciuti ai cittadini comunitari come la possibilità di lavorare o viaggiare in qualsiasi altra nazione della Ue senza bisogno di visti particolari. Così come a preoccuparlo, confessa, sono i dubbi
sulle coperture assicurative e le prestazioni mediche, anche se proprio l’Italia è uno delle poche nazioni che si è mossa per tempo prefigurando pieni diritti agli inglesi residenti nel Paese.Harry, il più anziano iscritto al Labour ancora vivente, non ci sta a sentire le esultanze di Salvini dopo l’annuncio della Brexit: “Salvini l’altro giorno ha affermato che a Londra rispettano la democrazia. Ci mancherebbe, ma sentirlo dire proprio da lui mi fa male. Si rende conto Salvini che Brexit mette a rischio gli ottanta anni di pace vissuti dall’Europa dopo l’ultima guerra? E non penso tanto a me, che ormai ho quasi cento anni, ma a tutti i nostri nipoti: il rischio è che si torni a litigare come nel 1933 e, magari, a riprendere i fucili. Io quegli anni me li ricordo molto bene, l’intero continente precipitava verso la guerra e nessuno faceva niente”.
“Oggi quando andando in giro vedo gente con il braccio alzato, le tombe di partigiani e ebrei profanate, le svastiche e le scritte sui muri. Mi chiedo come sia possibile che in Italia la senatrice Liliana Segre debba girare scortata dalla polizia… Assurdo. Come se i milioni di giovani caduti in guerra avessero sacrificato la loro vita per nulla”.
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